Mia moglie mi ha chiesto che cos’è questo Mes su cui si accapigliano tanto, con Conte che sbraita e quasi piange di rabbia e Elena detta Elly che si sgola del pari. Ho cercato di spiegarlo, ma è partita una raffica di domande: perché il governo non lo vuole? E perché le sinistre ci tengono tanto? Mettere la cosa in termini semplici non è stato facile. Anche perché bisognava essere convincenti. Mia moglie, infatti, non capisce niente di economia e meccanismi Ue. Come la stragrande maggioranza degli italiani. Che però, quand’è ora di votare, tutti li vogliono. Allora mi sono fermato un attimo a riflettere e mi sono chiesto: ma queste cose le devo spiegare io al popolo?
Il governo e la sua maggioranza possono benissimo pagare esperti che mettano questo Mes in termini atti a farli capire ai semplici, e poi si prodighino per comunicarlo adeguatamente. Il che significa non una botta e via, ma in tutte le salse e occasioni. Esempio. Quando andavano di moda i c.d. «corsi di comunicazione», uno che passava per gran comunicatore, Maurizio Costanzo, insegnava a parlare alla telecamera come se si stesse di fronte a un sedicenne, intendendo che era quella l’età mentale media dello spettatore, e con tono e argomenti adatti bisognava rivolgerglisi. Non solo. Tenere sempre a mente il principio che chi parla per ultimo ha sempre ragione, perché il suo argomentare è l’ultima cosa che lo spettatore ha sentito, quella che per forza di cose resterà nella sua mente facendo aggio sulle altre precedenti.
Infatti, l’ultimo, per definizione, non ha contraddittorio né replica. Insomma, il famoso «Eppur si muove!», che in verità Galileo mai si sognò di dire (lo inventò un gazzettiere illuminista un secolo dopo, ma, come volevasi dimostrare, restò nelle memorie per sempre). Ecco, guardate i tiggì delle tivù di stato specialmente. Come da manuale cencelli, dopo la notizia politica, ecco sfilare le interviste volanti a esponenti della maggioranza. Poi, tocca all’opposizione. Che dunque parla per ultima. Certo, dati i tempi televisivi, sono tutti slogan, non si può fare altro. Ma proprio per questo il governo nell’immaginario degli italiani esce perdente. Le sinistre le hanno inventati, gli slogan, e vi permangono maestre. Per giunta, parlano per ultime, poi il tiggì passa ad altro.
E il Mes? Quanti sono gli italiani che hanno capito perché il governo rifiuta quei soldi? Quanti sono quelli che si chiedono perché, se la Ue ci offre denari, noi non li pigliamo, visto che ce n’è gran bisogno? Perché allora il governo non si dà da fare per spiegare al popolo che il Mes è una trappola? Per favore, non dotte interviste a tutta pagina, che pochi leggono. È così difficile pagare qualche esperto che riduca il tutto in brevi concetti potabili e digeribili da sparare su tutte le reti continuamente, fino a quando i sondaggi non diranno che gli italiani hanno capito? Possibile che ancora non abbiano compreso che nelle democrazie di massa la propaganda è tutto?
Rino Cammilleri, 22 dicembre 2023
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