Anche L’ Italia è sull ‘orlo del collasso … la differenza è che è aiutata dall’ Europa. Messi non è marchigiano , ma argentino. L’articolo è solo il riflesso dei mediocri invidiosi che non hanno null’altro che due esclusioni di seguito dai mondiali di calcio. Povera Italia
Francesco
20 Dicembre 2022, 2:53 2:53
Complimenti, Grande Damascelli!!! I suoi articoli sempre tra cronaca e poesia.
dario
19 Dicembre 2022, 22:50 22:50
Ora gli daranno l’ottavo pallone d’oro per la gioia dei più.
Non si è mai visto un innamoramento collettivo di questa portata verso un giocatore.
Grandissimo, su questo nulla da dire.
Sicuramente nei primi dieci di tutti i tempi.
Personalmente non lo metterei nei primi cinque come talento puro e fisicità (potenza, velocità, ecc)
A parte Pelé gli preferisco ancora Ronaldo il fenomeno, Cruyff, Di Stefano e nonostante tutto il grande Maradona.
Alfredo
19 Dicembre 2022, 20:36 20:36
Sarebbe stato bello vedere Messi, chiamare sul palco Mbappe’ , (capocannoniere) quando ha ricevuto il premio come migliore giocatore.
Gold
19 Dicembre 2022, 17:33 17:33
Concordo con chi dice che il titolo sia un illeggibile ossimoro che stride con le sinapsi.
L’articolo, invece, è corretto. Da quando i soldi hanno invaso gli stadi e i calciatori hanno smesso di essere sportivi trasformandosi in “ambasciatori” di questo o quel marchio, la qualità è crollata.
L’Argentina è quella che ne ha risentito di meno, vuoi proprio per la mancanza di soldi in patria, vuoi perché il calcio è quasi un totem, e infatti ha meritato di vincere.
Il mondiale non è stato malaccio, anche se di partite veramente belle da vedere non ce ne sono state moltissime – e quasi sempre c’era di mezzo l’Argentina.
Giancarlo 2021
19 Dicembre 2022, 14:38 14:38
Ha vinto Messi ma hanno perso certi allenatori, abbiamo visto di quei cambi che hanno fatto rabbrividire e farci chiedere a cosa servono se non a combinare guai. Vorrei vedere proprio un volta nella mia vita due squadre di calcio con giocatori affermati senza allenatori per vedere con la loro esperienza cosa ne viene fuori. Senza le bizze, le gelosie, le invidie degli allenatori che vogliono essere loro le prime donne sotto i riflettori con le loro scelte scellerate e le preferenze verso i loro cocchi e le punizioni verso chi osa contraddirli o che osano contraddire i loro colleghi che vediamo e abbiamo visto da ultimo in questo mondiale.
Anche L’ Italia è sull ‘orlo del collasso … la differenza è che è aiutata dall’ Europa. Messi non è marchigiano , ma argentino. L’articolo è solo il riflesso dei mediocri invidiosi che non hanno null’altro che due esclusioni di seguito dai mondiali di calcio. Povera Italia
Complimenti, Grande Damascelli!!! I suoi articoli sempre tra cronaca e poesia.
Ora gli daranno l’ottavo pallone d’oro per la gioia dei più.
Non si è mai visto un innamoramento collettivo di questa portata verso un giocatore.
Grandissimo, su questo nulla da dire.
Sicuramente nei primi dieci di tutti i tempi.
Personalmente non lo metterei nei primi cinque come talento puro e fisicità (potenza, velocità, ecc)
A parte Pelé gli preferisco ancora Ronaldo il fenomeno, Cruyff, Di Stefano e nonostante tutto il grande Maradona.
Sarebbe stato bello vedere Messi, chiamare sul palco Mbappe’ , (capocannoniere) quando ha ricevuto il premio come migliore giocatore.
Concordo con chi dice che il titolo sia un illeggibile ossimoro che stride con le sinapsi.
L’articolo, invece, è corretto. Da quando i soldi hanno invaso gli stadi e i calciatori hanno smesso di essere sportivi trasformandosi in “ambasciatori” di questo o quel marchio, la qualità è crollata.
L’Argentina è quella che ne ha risentito di meno, vuoi proprio per la mancanza di soldi in patria, vuoi perché il calcio è quasi un totem, e infatti ha meritato di vincere.
Il mondiale non è stato malaccio, anche se di partite veramente belle da vedere non ce ne sono state moltissime – e quasi sempre c’era di mezzo l’Argentina.
Ha vinto Messi ma hanno perso certi allenatori, abbiamo visto di quei cambi che hanno fatto rabbrividire e farci chiedere a cosa servono se non a combinare guai. Vorrei vedere proprio un volta nella mia vita due squadre di calcio con giocatori affermati senza allenatori per vedere con la loro esperienza cosa ne viene fuori. Senza le bizze, le gelosie, le invidie degli allenatori che vogliono essere loro le prime donne sotto i riflettori con le loro scelte scellerate e le preferenze verso i loro cocchi e le punizioni verso chi osa contraddirli o che osano contraddire i loro colleghi che vediamo e abbiamo visto da ultimo in questo mondiale.