Cronaca

Microsoft down, aerei e banche bloccati: cosa ha provocato il disastro informatico

Guasti in tutto il mondo provocati da un “cloud”: “Servizi ripristinati ma ancora problemi”. Cosa è successo

microsoft down © Billion Photos e David Diaz tramite Canva.com

Un importante guasto ha recentemente colpito il cloud di Microsoft, evidenziando la fragilità delle infrastrutture tecnologiche che sostengono il mondo moderno e quanto profondamente i nostri servizi digitali siano interconnessi. Questa problematica ha avuto ripercussioni significative a livello globale, incidendo soprattutto sui settori dei trasporti aerei e finanziari. A pagarne le conseguenze sono aziende, Borse (come quella di Londra), Tlc, banche, media (tra cui Sky News), compagnie ferroviare (per esempio TransPennine Express e Govia Thameslink Railway) e soprattutto compagnie aeree (tra cui American Airlines, Delta, Ryanair e Air France) e aeroporti in tutto il mondo.

Il caos aereo

Aeroporti in città come Sydney, Londra, Amsterdam e Hong Kong hanno sperimentato disagi notevoli, tra cui ritardi estesi, cancellazioni di voli e attese prolungate per i viaggiatori. Questa situazione ha messo in evidenza la portata degli effetti che un guasto tecnico può generare su scala mondiale. United Airlines, tra le varie compagnie, ha dovuto interrompere temporaneamente i suoi voli a causa del problema.  L’accumulo dei ritardi, indipendentemente dalla presenza o meno di problemi tecnici nell’aeroporto, si sta diffondendo a macchia d’olio: diversi velivoli sono costretti a ritardare la partenza non potendo magari atterrare in un aeroporto che sta affrontando difficoltà ai sistemi informatici. Le compagnie aeree hanno risposto in modo variegato alla crisi. Alcune hanno interrotto temporaneamente le operazioni, mentre altre hanno tentato di ridurre i disagi per i passeggeri adottando procedure alternative per gestire il check-in e l’imbarco. In Spagna c’è chi procede manualmente. “Le operazioni aeree sono limitate: attualmente gli atterraggi non sono più possibili. I voli per Zurigo già in rotta possono ancora atterrare”, si legge nella nota dell’aeroporto di svizzero. In Italia, problemi simili. “A causa di un guasto informatico globale verificatosi oggi, anche i nostri sistemi sono stati coinvolti. Il nostro team sta lavorando per ridurre al minimo i disagi e garantire il miglior servizio possibile ai nostri passeggeri”, comunica Aeroitalia in una nota. Anche Aeroporti di Roma ha dovuto alzare bandiera bianca: “Nonostante i propri sistemi non siano stati impattati – fa sapere in una nota – si stanno verificando ritardi e/o cancellazioni sui voli in partenza e in arrivo a causa di un problema generalizzato a livello mondiale sui sistemi informatici”

L’impatto sulle borse

Anche il settore finanziario ha risentito di questo guasto, con il blocco delle operazioni nelle Borse di Londra e Milano. Ciò ha causato disordini nei sistemi informativi al cuore delle operazioni finanziarie quotidiane, sottolineando quanto la resilienza delle piattaforme digitali sia cruciale per la stabilità del settore. Affari. All’apertura della contrattazioni, il sito di Borsa Italiana non era aggiornato e l’indice del Ftbe Mib era fermo alla giornata di ieri. Solo intorno alle 9.30, dunque a contrattazioni avviate, tutto sembra essere tornato nella norma. A Londra invece il valore dell’indice Ftse 100 risultava ritardato. Adesso però, fa sapere Borsa Italiana, “le attività di negoziazione sui propri mercati hanno aperto e funzionano regolarmente, come in tutte le sedi Euronext”.

Le banche

Le banche, dopo i primi allarmi, garantiscono invece il regolare funzionamento dei loro sistemi. Lo fa sapere Intesa Sanpaolo, secondo cui “non ci sono impatti significativi”, mentre Bnl-Bnp Paribas è perfettamente operativa da stamattina. Anche le banche esclusivamente online non registrano malfunzionamenti. Alcuni istituti Neozelandesi, invece, hanno dichiarato di essere offline. In Germania, infine, l’impatto è stato tale che l’ospedale Universitario Schleswig-Holstein ha dovuto annullare le operazioni programmate oggi.

Cosa ha provocato il guasto

La causa di questi malfunzionamenti è stata identificata in un’interruzione della rete cloud di Microsoft, provocata però da un servizio esterno. Malgrado le iniziali preoccupazioni per un possibile cyberattacco, un’analisi più approfondita ha escluso questa ipotesi: in sostanza, il collasso di CrowdStrikei, una società di sicurezza informatica, a causa di un aggiornamento fallato del software antivirus ha mandato in tilt i sistemi della piattaforma cloud Microsoft Azure.

La risposta di Microsoft non si è fatta attendere, con l’azienda che ha confermato via social network la presenza dei problemi e la dedizione alla loro risoluzione: i tecnici stanno portando avanti “misure di mitigazione” per “indagare su un problema che ha un impatto sulla capacità degli utenti di accedere a diverse app e servizi di Microsoft 365″. Su X Microsoft 365 fa sapere che “molti servizi continuano a riscontrare miglioramenti nella disponibilità mentre proseguono i nostri interventi di mitigazione”. Alla Bbc, un portavoce di Microsoft ha poi fatto sapere che sono “a conoscenza di un problema che riguarda i dispositivi Windows a causa di un aggiornamento da una piattaforma software di parti terze. Prevediamo una soluzione imminente”.

In realtà, il ritorno alla normalità potrebbe richiedere più del previsto. George Kurtz, ceo dell’azienda, ha spiegato che il problema è stato causato da un bug nel loro aggiornamento che ha colpito i sistemi operativi Microsoft. “Sappiamo qual è il problema e lo abbiamo risolto”, ha detto. “CrowdStrike sta lavorando attivamente con i clienti colpiti da un difetto riscontrato in un singolo aggiornamento dei contenuti per gli host Windows” di Microsoft mentre “gli host Mac e Linux non sono interessati”, ha riferito il ceo. Il problema adesso è a livello degli utenti e qui la risoluzione “potrebbe” chiedere del tempo perché alcuni sistemi non si ripristinano automaticamente”. Secondo alcuni esperti, è possibile che i pc debbano essere “riattivati” singolarmente il che significa decine di migliaia di dispositivi. “Siamo profondamente dispiaciuti per l’impatto che abbiamo causato ai clienti, ai viaggiatori e a chiunque ne sia stato colpito, comprese le nostre aziende”, ha detto Kurtz.

L’impatto sull’operatività degli aeroporti internazionali più importanti è stato notevole. Molti di essi sono stati costretti a ricorrere a sistemi manuali per continuare a funzionare, evidenziando la necessità di avere piani di emergenza efficaci e la capacità di attivare sistemi di backup in modo rapido ed efficiente.

Articolo in aggiornamento