Migliaia di Autovelox illegali, enorme sequestro: dove è nulla la multa

Clamorosa decisione del Gip di Cosenza che ha emesso provvedimenti contro i T-Exspeed v2.0 con postazioni fisse. Aveva ragione Fleximan?

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Autovelox Multe

La scoperta di un’ampia gamma di Autovelox non conformi agli standard richiesti ha scosso il panorama della sicurezza stradale in Italia. A guidare questa significativa indagine è stata la Polizia Stradale di Cosenza, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Cosenza, che ha mirato a verificare la legalità degli strumenti T-EXSPEED V 2.0, ampiamente utilizzati sul territorio nazionale. Questa operazione ha messo in luce l’uso di dispositivi privi dell’omologazione necessaria e, di conseguenza, la potenziale illegittimità delle multe erogate attraverso il loro impiego.

L’inchiesta, sollecitata da segnalazioni riguardanti la dubbia legittimità di tali apparecchiature, ha portato alla luce l’assenza di criteri fondamentali quali l’adeguata omologazione e la disponibilità di un prototipo del sistema di rilevamento che garantirebbe la legittimità delle violazioni accertate. La complessità del caso ha richiesto un’accurata navigazione attraverso questioni legali e tecniche, evidenziando la profondità del problema legato all’utilizzo di dispositivi non autorizzati per la rilevazione delle infrazioni.

Il lavoro svolto dalla squadra della Polizia Stradale di Cosenza ha permesso di identificare e sequestrare questi dispositivi, posizionati in maniera strategica su alcune delle principali arterie stradali della provincia, come la SS 107 e la SP 234, ma anche in altre aree significative del paese, da Venezia a Cerignola, passando per Modena e Reggio Emilia. Ecco l’elenco completo: Venezia, Vicenza, Modena, Reggio Emilia, Pomarico, Cerignola, Pianezza, Piadena, Formigine, Arcola, Carlentini, San Martino in Pensiliis. Questa vasta operazione ha rivelato l’ampiezza del fenomeno a livello nazionale, sollevando importanti questioni economiche e legali, in particolare riguardo al risarcimento per le spese legali sostenute da coloro che hanno impugnato le sanzioni ricevute, e alle potenziali conseguenze finanziarie legate all’annullamento di verbali basati su rilievi non validi.

La Stradale ha anche deferito in stato di libertà il legale rappresentate della società che ha preso in appalto l’installazione dei dispositivi. Il reato contestato è quello di frode nella pubblica fornitura.

“La Lega, in primis il Ministro Matteo Salvini, è al lavoro per mettere ordine in una situazione di caos – fa sapere il partito in una nota – La salvaguardia degli utenti della strada e dei pedoni è una priorità, ma senza tartassare i cittadini con migliaia di autovelox illegali che non aumentano la sicurezza ma solo le multe”.

Articolo in aggiornamento

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