Novità in vista anche per chi sbarca in Italia.
Lo straniero richiedente asilo, infatti, dovrà collaborare con le autorità per l’accertamento della propria età, identità, cittadinanza nonché ai paesi in cui ha soggiornato e transitato. L’obbligo si applica sia a chi viene rintracciato sul territorio nazionale, sia per chi arriva via nave. In caso di mancata collaborazione, “il questore può disporre che gli ufficiali e agenti di pubblica sicurezza procedano all’accesso immediato ai dati identificativi e ai documenti contenuti nei dispositivi elettronici, con divieto di accesso a corrispondenza e comunicazioni”. Tradotto: sarà possibile accedere al cellulare dei migranti, eccezione fatta per le chat.
“Lo straniero ha diritto di assistere, alla presenza di un mediatore culturale – si legge nel resoconto del governo – Il verbale delle operazioni è trasmesso per la convalida al giudice di pace competente, che si pronuncia entro 48 ore. In caso di mancata o parziale convalida i dati controllati sono inutilizzabili”.