Migranti, Cruciani attacca il Papa: “Lo decidiamo noi, chiaro?”

L’editoriale del conduttore della Zanzara: gli scioperi a Roma, Bergoglio sulle migrazioni e Salvini

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La zanzara 29 ottobre

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha espresso con durezza il suo disappunto verso lo sciopero dei mezzi pubblici a Roma e ha condiviso alcune considerazioni su diversi temi di attualità.

“Allora ragazzi – ha esordito Cruciani – uno viene a Roma per condurre questa disgraziata trasmissione, si reca nella capitale, fa quello che deve fare, commissioni, lavori, incontri, meeting eccetera e poi che succede a un certo punto? Scopre, almeno così ho fatto io oggi, scopre che c’è lo sciopero dei mezzi, lo sciopero che ha messo nel caos questo schifo di città perché questa città è una fogna a cielo aperto, lo vogliamo dire? È una fogna a cielo aperto, è ingovernabile.”

Cruciani ha continuato parlando delle complicazioni causate dallo sciopero: “C’è un signore (David Parenzo, ndr) che deve arrivare qui ed è in macchina da un’ora circa, praticamente fermo allo stesso posto con l’autista, il solito autista di cui si è dotato nelle ultime settimane. Dovrebbe essere qui in studio, e invece è bloccato nel traffico insieme all’autista pakistano”. Il conduttore di Radio24 non ha risparmiato critiche agli scioperi: “Mi stanno sui coglioni, posso dirvelo? A che caz** servono gli scioperi? A creare problemi alla gente normale che lavora, non risolvono un caz*** di niente.”

Successivamente, Cruciani ha cambiato argomento per discutere della questione Sangiuliano, commentando quella cicatrice sulla testa dell’ex ministro mandata in onda da Report: “Non so se avete visto, quella ferita sulla testa dell’ex ministro. La sua ex compagna lo avrebbe colpito alla testa con un colpo di unghia. Ma la cosa incredibile è che dovrete immaginare, a parti inverse, se l’uomo avesse colpito la donna: avrebbe preso 20 anni e sarebbe già agli arresti”.

Infine, Cruciani ha commentato le recenti dichiarazioni del Papa sui migranti: “Il Papa ha detto ‘l’Italia non fa figli, servono i migranti’. Ora, caro Papa, tu pensa agli affari della città del Vaticano, a come regolare la questione migranti ci pensiamo noi. Tu non sei quello che governa questo Stato, quello che decide chi entra e chi non entra”.

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