Guerra aperta Italia-Francia sui migranti. La vicenda della Ocean Viking è tutt’altro che risolta. Anzi. A quanto pare l’incontro tra Macron e Meloni al Cairo non ha portato agli accordi sperati sulle navi umanitarie che battono il Mediterraneo. Sì, certo: Sos Mediterranée è ormai di fronte alle coste della Corsica ma sembra averlo fatto di propria iniziativa. Dalla Francia infatti non sono arrivati inviti formali, se non da parte dei sindaci di Marsiglia e di alcune città corse. E anzi ieri il portavoce del governo francese ha accusato direttamente Roma, intimando al governo Meloni di farsi carico dei 250 migranti a bordo della Ocean Viking. La lite è ora sfociata in vendetta. Parigi ha appena annunciato di aver sospeso il trasferimento e l’accoglienza prevista di 3500 rifugiati attualmente in Italia.
Gerald Darmanin, ministro dell’Interno francese, sposa dunque la linea dura al pari del collega italiano Piantedosi. Dopo averci invitato a far sbarcare tutti i migranti, tesi sostenuta anche dall’Ue, e pur essendosi mostrato disponibile ad accogliere una quota dei clandestini approdati in Italia, Darmanin fa notare che concederà un porto alla Ocean Viking. Ma solo per questa volta. La nave Ong sbarcherà a Tolone e sarà presa “in via eccezionale”, precisando che i passeggeri “non coperti dal diritto di soggiorno e di asilo saranno soggetti a misure di allontanamento senza indugio”. Per Parigi il comportamento dell’Italia sarebbe “inaccettabile” e per questo ha approvato la “ritorsione”: la Francia si era impegnata in passato ad accogliere 3500 rifugiati all’interno del piano di redistribuzione europeo dei migranti. Trasferimento che ora è stato bloccato. Un braccio di ferro con la Meloni, che a questo punto si trova a dover “tenere” in casa migliaia di profughi per aver rifiutato 234 migranti della Sos Mediterranée.
Cosa succederà adesso? Difficile dirlo. La Ocean Viking ha dimostrato di avere una nave grande a sufficienza per affrontare un viaggio verso le coste francesi. In futuro l’Italia potrebbe fare come Malta e non rispondere alle richieste di porto sicuro della Ong. La quale, a quel punto, potrebbe puntare verso la Francia e mettere in difficoltà il governo di Macron. Potrà davvero Darmanin rifiutare accoglienza e fare come un Salvini qualsiasi? Certo è che un eventuale braccio di ferro bloccherebbe del tutto i ricollocamenti europei di migranti.
Piantedosi però è stato chiaro. Da Lampedusa ha ribadito che l’obiettivo è quello di frenare le traversate. Un dossier segreto di Frontex ha rivelato nei giorni scorsi che molti migranti sulle coste libiche si rifiutano di partire quando sanno che le Ong non sono di fronte alla Libia. Inceppare questo meccanismo, è il ragionamento italiano, potrebbe ridurre i flussi. E dunque anche i morti in mare.
Ma il ricatto francese continua: “È evidente che con effetto immediato la Francia chiede a tutti gli altri partecipanti al Meccanismo europeo, in particolare alla Germania, di sospendere l’insieme dei ricollocamenti. Le nuove autorità italiane hanno fatto la scelta incomprensibile di non rispondere alle diverse richieste di assistenza rivolte dalla nave”, ha detto il ministro dell’Interno francese. In poche parole, Parigi invita l’Ue a lasciar sola l’Italia nell’affrontare la questione migratoria, intimando la sospensione del piano europeo di redistribuzione, applicato da tutti gli Stati comunitari. Una scelta, ha aggiunto Darmanin, che porterà a “conseguenze estremamente forti nelle relazioni bilaterali” e nei rapporti dell’Italia con Bruxelles.
Aggiornamenti
Ore 16.43 Piantedosi smaschera Macron: “Ha preso solo 39 stranieri”
Il ministro Piantedosi parla di reazione “totalmente incomprensibile” da parte della Francia. I numeri parlano chiaro: dall’inizio dell’anno l’Italia ha accolto quasi 90mila migranti, qui stiamo parlando di 230 stranieri a bordo della Ocean Viking. “Quello che non capiamo è in ragione di cosa l’Italia dovrebbe accettare di buon grado qualcosa che gli altri non sono disposti ad accettare”, dice Piantedosi.
Il ministro poi smaschera la farsa dei ricollocamenti europei, quelli che Parigi ha annunciato di voler fermare. Ad oggi sono 13 i Paesi che si sono impegnati ad accettare richiedenti asilo dall’Italia: in totale 8mila persone sui 90mila sbarcati nel 2022. Sapete quante ne sono stati accolti davvero? 117, ovvero lo 0,13% degli arrivati. E il buon Emmanuel Macron ne ha presi appena 38. “A fronte di questi ricollocamenti assolutamente insufficienti – dice Piantedosi – si vuole imporre il principio che l’Italia sia l’unico approdo d’Europa possibile per gli immigrati illegali, determinando così un flusso di ingressi in notevole crescita in questi ultimi tre anni anni. La solidarietà europea viene sbandierata ma l’Italia ha affrontato finora questo problema da sola e il nostro sistema di accoglienza è in gravissima difficoltà”.