Migranti in Albania, Rama smentisce la stampa di sinistra: “Mai parlato di flop”

Il primo ministro albanese nega il virgolettato di Repubblica: “Parole mai pronunciate. Rifarei l’accordo 100 volte”

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Edi Rama migranti (1)

Colossale figuraccia per Repubblica e Il Fatto Quotidiano. Dopo l’annuncio in pompa magna a suon di titoloni apparso sulle due testate giornalistiche relativo l’accordo Italia-Albania sui migranti, ci pensa il premier albanese Edi Rama a smentire le fantasiose tesi apparse sui due quotidiani.

Secondo le ricostruzioni di Repubblica, riprese poi dal quotidiano diretto da Marco Travaglio, Rama avrebbe deciso di “scaricare” Giorgia Meloni, aggiungendo altresì che il centro per migranti che sorgerà a Gjader previsto dagli accordi tra i due paesi “non può funzionare”. Non solo. Perché, stando sempre a quanto riportato su Repubblica, il premier albanese si sarebbe spinto ad affermare un laconico “ci vorrebbe D’Alema”, richiamando le decisioni assunte in tema di immigrazione nel lontano 1998 dal governo guidato da Massimo D’Alema, lasciando così trasparire tutta la sua disapprovazione rispetto all’operato di Giorgia Meloni e del suo esecutivo.

Peccato solo che il tutto sia stato prontamente sconfessato dallo stesso Edi Rama, incredulo rispetto alle dichiarazioni attribuitegli da pezzi della stampa italiana: “Mai avrei immaginato che sarei finito ancora una volta nella palude della battaglia politica italiana virgolettato con parole che non ho mai detto, tipo ‘il centro sarà un flop’ o ‘ci vorrebe D’Alema’ sotto il titolo ‘Rama scarica la Meloni’ nel quale non mi riconosco per niente”.

Di più, il premier albanese non solo afferma di non aver mai pronunciato le frasi riportate da Repubblica, ma rivendica ancora una volta la scelta fatta: “Se dovessi tornare cento volte sui miei passi, cento volte farei l’accordo sui migranti con l’Italia e con nessun altro paese”. E per concludere la frecciata finale: “Se si pubblica la foto di un cantiere alle prime ore di lavoro, accompagnata con il titolo ‘800 milioni buttati nel nulla’, allora si vive in mondi paralleli e nulla potrebbe avvicinarci alla reale sfida gigantesca dell’immigrazione illegale, in un’Europa che deve unirsi per combattere nello stesso tempo il traffico criminale dei poveri e l’inverno demografico che minaccia sempre più il suo futuro”.

Insomma, una sonora lezione per i campioni dei titoli ad effetto basati sul nulla e per i fan sfegatati dell’immigrazione illegale. Sbugiardati, colpiti e affondati.

Salvatore Di Bartolo, 24 maggio 2024

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