Si fa sempre più caldo il dibattito sulla questione migratoria. Mentre Meloni e Macron, a margine del funerale laico di Giorgio Napolitano, si incontrano per parlare di migranti, la Lega va all’attacco della Germania dopo la rivelazione dei fondi che da Berlino arrivano nelle casse delle Ong. Secondo Andrea Crippa, vicesegretario del Carroccio, la Germania starebbe tentando di destabilizzare il governo italiano attraverso il finanziamento delle Organizzazioni non governative: “Vogliono riempirci di clandestini – ha detto – e far scendere il consenso del centrodestra in Italia”.
Le accuse alla Germania
Ieri Giorgia Meloni aveva scritto una lettera a Olaf Scholz per chiedergli conto dei finanziamenti autorizzati dal ministero degli esteri tedesco. Da Berlino erano arrivate rassicurazioni su una pronta risposta. Lo scontro sembrava scemare, ma ora le dichiarazioni di Crippa infiammano di nuovo la polemica. Secondo Crippa, la Germania ha una chiara preferenza per un governo tecnico o di sinistra piuttosto che un governo guidato da Salvini e Meloni. “Da come si sta comportando il governo tedesco è del tutto evidente che non vuole che in Italia governi il Centrodestra, che mette in discussione assetti ed equilibri europei. A Berlino fanno di tutto per mettere in difficoltà il governo italiano nella speranza di farlo cadere”, ha detto il vicesegretario del Carroccio. Che poi ha aggiunto una frase che scatenerà innumerevoli polemiche: “Ottant’anni fa il governo tedesco decise di invadere gli stati con l’esercito ma gli andò male, ora finanziano l’invasione dei clandestini per destabilizzare i governi che non piacciono ai social-democratici”.
La Francia al fianco di Meloni: approccio comune sui migranti?
Mentre col governo tedesco è scontro aperto, un aiuto sembra arrivare dalla Francia. Durante la visita a Roma per il funerale laico di Giorgio Napolitano, il presidente francese Emmanuel Macron ha avuto un incontro informale con la premier italiana Giorgia Meloni. Durante il faccia a faccia, Meloni ha anticipato a Macron il piano italiano per affrontare la questione migratoria. Il piano, che Meloni presenterà durante il vertice del 6 ottobre a Granada e il Consiglio europeo del 26-27 ottobre, include investimenti in Africa e un patto per i rimpatri immediati, sotto la guida dell’Onu.
Il vertice di Ottobre: nuova strategia per l’immigrazione?
Nonostante le incomprensioni passate, basti ricordare lo scontro un anno fa sui migranti a bordo della nave Ong, l’incontro con Macron sembra essere stato costruttivo. Fonti della presidenza del Consiglio riferiscono di un “clima sereno” tra le parti. In fondo, domenica sera Macron aveva annunciato una proposta per fermare le migrazioni illegali, apertura di credito che Meloni aveva accolto “con grande interesse”. Macron ha proposto di “aumentare i fondi destinati ai Paesi di transito“, “esportare loro esperti e attrezzature” contro i trafficanti, leggasi le motovedette, ma anche “proporre partenariati e risorse per impedire a queste persone di partire”. Un progetto non così dissimile da quello della leader di FdI.
Il cambio di passo nel tono tra Meloni e Macron è evidente. Nell’intervista mandata in onda da Tf1 e France 2, il presidente francese aveva elogiato il passo avanti del governo italiano che “ora si prende le sue responsabilità” sui porti sicuri, senza “mandare i barconi altrove”, dicendosi quindi pronto a “non lasciare soli gli italiani” nella redistribuzione dei migranti. Però, c’è anche un però. Macron aveva criticato la presenza nella maggioranza di governo di “quelli che danno risposte semplicistiche e nazionaliste”. Le dichiarazioni di Crippa potrebbero non aiutare in questo senso.