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Migranti sequestrano una nave: cosa è successo a sud di Napoli

Nella giornata di ieri, una nave cargo turca è stata sequestrato da un quindicina di migranti. Necessario l’intervento delle forze speciali

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La nave era partita mercoledì dal porto di Topcular (Turchia) e sarebbe dovuta arrivare oggi in Francia, ma ad una novantina di miglia dalla città di Napoli, all’altezza di Ischia, è successo l’inverosimile: una quindicina di immigrati, imbarcatisi di nascosto e poi scoperti dall’equipaggio, hanno sequestrato il cargo battente bandiera turca, per poi impegnare la Marina Militare italiana nel compimento di un’operazione di oltre cinque ore per liberare i tre passeggeri e i ventidue uomini dell’equipaggio.

Il sequestro della nave turca

I fatti risalgono alla tarda mattinata di ieri, quando un comandante dell’imbarcazione (la Galata Seaways, costruita nel 2010) è riuscito a dare la segnalazione del sequestro, specificando anche che alcuni migranti risultavano essere armati di coltello e pugnali. L’urgente richiesta di assistenza è stata recepita dal centro di ricerca e soccorso di Ankara nel momento in cui la nave si trovava a poche miglia dalla città di Sorrento. Da lì appunto, dal tracciato della rotta che si ricava da siti specializzati, si è vista la netta deviazione dal percorso previsto.

L’intervento del governo italiano

A dare notizia dell’accaduto è stato in serata il ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ospite di Bruno Vespa al Forum in masseria ha comunicato l’accaduto. “Quindici clandestini – ha affermato Crosetto – hanno preso il controllo di una nave turca a largo di Napoli, sequestrando 22 membri dell’equipaggio. Sono intervenute le forze speciali italiane di stanza a Brindisi, che hanno ripreso il controllo della nave. Ora, va liberato l’equipaggio e messa in sicurezza la nave”.

Per approfondire:

Il governo italiano ha poi ordinato l’intervento immediato di un boarding team del San Marco, decollato da Brindisi, e due navi della Guardia costiera, rispettivamente la Gregoretti e la Montecimone della Guardia di Finanza. Successivamente, è stato necessario anche l’intervento delle forze speciali con due elicotteri, riuscendo finalmente a neutralizzare i 15 immigrati sequestratori e riprendere il controllo dell’imbarcazione.

Tutti i dirottatori erano clandestini, di origine siriana, afghana e irachena, alcuni immediatamente catturati mentre altri riusciti in un primo momento a nascondersi all’interno della nave. Una situazione a dir poco paradossale, ma conclusasi nel migliore dei modi, visto che verso le 21 di ieri sera la Brigata San Marco è riuscita a sgombrare definitivamente la nave cargo turca. Gli aggressori sono stati catturati dopo una caccia all’uomo all’interno della stiva dell’imbarcazione.

Non si tratta del primo caso. Già nel 2019, un gruppo di migranti cercò di sequestrare e dirottare una nave mercantile al largo della costa libica, proprio nel momento in cui si resero conto che l’imbarcazione li avrebbe riportati su territorio africano. Un’azione, quella dei clandestini, che dal gruppo umanitario Sea Watch venne definita di “autodifesa”.

Matteo Milanesi, 10 giugno 2023