Politica

Migranti, smentiti i gufi: dall’Albania il sì definitivo

Il Parlamento di Tirana ha approvato il documento firmato a novembre da Edi Rama e Giorgia Meloni

meloni albania migranti © Oleksandr Filon tramite Canva.com

Importante passo in avanti nella gestione dei flussi migratori, una delle priorità del governo guidato da Giorgia Meloni. Questa mattina il Parlamento albanese ha approvato l’accordo sui migranti con l’Italia, che prevede il trasferimento in centri del Paese balcanico dei richiedenti asilo soccorsi da Roma in acque internazionali in attesa che vengano esaminate le loro domande d’asilo. Il via libera definitivo è arrivato con 77 voti favorevoli: oltre ai 74 deputati del Partito Socialista del primo ministro Edi Rama, hanno votato a favore anche tre deputati del Partito per la Giustizia, l’Integrazione e l’Unità (Pdiu). Con buona pace di gufi e soloni.

“Nessun Paese può risolvere da solo una sfida del genere”, ma può farlo “un’Europa più forte, coraggiosa, sovrana e fedele a se stessa”, le parole di Edi Rama in una nota diffusa dopo l’approvazione del testo condiviso con Meloni nel vertice dello scorso novembre. Il premier albanese ha aggiunto: “L’Albania è al fianco dell’Italia scegliendo di agire come uno Stato membro dell’Ue e accettando di condividere un peso che l’Europa dovrebbe affrontare unita come una famiglia di fronte a una sfida audace che trascende le divisioni tradizionali tra destra e sinistra”.

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In base a quanto previsto dall’accordo tra Italia e Albania, Roma si farebbe carico di tutti i costi legati alla costruzione dei centri per migranti, ma anche al trasporto e alla sistemazione dei richiedenti asilo. Le autorità italiane saranno responsabili dell’interno delle strutture, mentre quelle albanesi della sicurezza all’esterno dei centri e nel corso del trasferimento dei migranti. I centri in questione dovrebbero poter ospitare fino a 3 mila migranti e non saranno previsti minori, donne incinte e persone vulnerabili, che saranno portate in Italia in base alla proceduta dello “sbarco selettivo”. Per quanto concerne i costi, nei dieci anni saranno di 673 milioni di euro: 142 milioni nel 2024, poi 125 milioni negli anni successivi fino al 2029, e infine circa 7,3 milioni all’anno nell’ultimo periodo.

“Vi prometto che vi porterò quella soluzione strutturale prima della fine del mio mandato”, ha ribadito oggi Meloni nel corso di un evento a Cagliari e l’intesa con l’Albania è un tassello importante. Un asse che è stato approvato con soddisfazione dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e apprezzato dagli altri Paesi europei, a partire dalla Germania di Olaf Scholz. Di tutt’altro avviso la solita sinistra italiana e i gruppi per i diritti umani. Purtroppo per la Schlein e gli altri gufi, il progetto è andato in porto e presto l’Italia potrà contare sul sostegno di Tirana per affrontare una delle criticità più preoccupanti. Gli obiettivi sono noti a tutti: contrastare il traffico di esseri umani, prevenire gli sbarchi e accogliere chi ha diritto alla protezione. Si tratta semplicemente di buonsenso, virtù poco conosciuta negli ambienti rossi.

Franco Lodige, 22 febbraio 2024

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