A corto di idee e anche di elettori, la sinistra ha messo nel mirino il piano Albania. Un progetto per contrastare l’immigrazione clandestina apprezzato dai principali Paesi europei e che potrebbe diventare un punto di riferimento in futuro, ma che secondo qualcuno sarebbe semplicemente uno spreco di denaro. A sostenerlo sono gli stessi, peraltro, che hanno sperperato 5 miliardi di euro l’anno per l’accoglienza degli irregolari. Ma non è tutto.
Nelle ultime ore si sono infatti moltiplicati gli attacchi in relazione ai 9 milioni di euro – massimo – destinati agli alloggi per i 300 agenti impiegati nei centri in Albania. Come evidenziato anche dal Coisp, lo stanziamento copre una cifra per operatore ridicola: 80 euro al giorno per vitto e alloggio. Chi blatera sa qual è il costo per agente in Italia? Evidentemente no, perché altrimenti avrebbe evitato di esporsi a una brutta figura di questo tipo. Da noi, infatti, sarebbe impossibile garantire alloggio e pasti con 80 euro. “I costi nel nostro Paese per lo stesso numero di operatori – spiega Domenico Pianese, segretario generale del Coisp – ad esempio a Lampedusa, sarebbero stati di gran lunga superiori e rappresenterebbero un onere maggiore per lo Stato”.
Ma c’è un altro dettaglio che non può sfuggire: le critiche della sinistra mirano i presunti agi degli agenti di polizia, donne e uomini in divisa che ogni giorno rischiano la vita per garantire sicurezza e legalità. Ebbene, il presunto spreco avallato dal governo servirebbe a garantire condizioni adeguate agli agenti. Ma ripetiamo: i protagonisti di questi attacchi strumentali sono coloro che offrivano ogni tipo di benefit ai clandestini.
Basti pensare che la spesa per l’immigrazione supera i 2 miliardi di euro l’anno. Entrando nel dettaglio, ogni migrante all’interno dei vari hotspot sul territorio costa fino a 40 euro, senza dimenticare le varie voci da aggiungere come le spese di trasporto e di assistenza sanitaria. Discorso ancora diverso per i minori non accompagnati, per i quali il Viminale sborsa 100 euro al giorno. E il problema sarebbero le condizioni di vita degli agenti in Albania? “Assicurare condizioni dignitose per gli appartenenti alle forze dell’ordine non è un privilegio, ma un dovere di ogni Stato. Ecco perché ribadiamo che garantire un alloggio adeguato a chi rischia la vita per proteggere i confini nazionali non è solo giusto, ma rappresenta una scelta di responsabilità economica e sociale”, conclude il segretario Coisp.
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Franco Lodige, 3 novembre 2024
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