Spero che codesto spaccato di vita raccontata “dal vivo” possa essere letto dal più possibile di persone a cui i nostri destini “programmabili” si dipanano. In particolare i nostri politici o aspiranti tali.
La “deviazione” e come la si affronta è il cuore della loro attività in uno Stato di diritto.
Per quel che mi riguarda la girerò al Renzi che benché sia un fuoriclasse della Politica,la “deviazione” gli è,finora,mancata.
Credo la possa far sua per riprovare a “rottamare” codesta Italia ferma ad una “programmazione” di 50 anni addietro.
giorgiop
15 Luglio 2019, 9:15 9:15
Tanto di cappello all’articolista, come si diceva una volta in modo vintage, tanto di cappello per le metafore ma sopratutto per aver inserito insieme a Nicola Porro, in un mare magnum di notizie politiche, pseudo politiche ed ormai fiaccanti che incombono sulla testa del comune lettore, un fatto che esula dalle suddette iniezioni di noia; accadde lo stesso con quello su Platini. Sinisa non sarà mai stato un simpaticone ma è sempre stato un uomo che ha messo la faccia in ogni occasione senza mai trincerarsi dietro luoghi comuni e banali scuse che, nel suo mestiere attuale, sono all’ordine del giorno. Per questo merita che gli venga concesso il trempo di combattere e vincere un nemico che non sa nemmeno giocare a calcio ma che è vile e bastardo quanto casuale nella scelta dell’avversario. Forza Sinisa, fagli vedere chi sei.
Spero che codesto spaccato di vita raccontata “dal vivo” possa essere letto dal più possibile di persone a cui i nostri destini “programmabili” si dipanano. In particolare i nostri politici o aspiranti tali.
La “deviazione” e come la si affronta è il cuore della loro attività in uno Stato di diritto.
Per quel che mi riguarda la girerò al Renzi che benché sia un fuoriclasse della Politica,la “deviazione” gli è,finora,mancata.
Credo la possa far sua per riprovare a “rottamare” codesta Italia ferma ad una “programmazione” di 50 anni addietro.
Tanto di cappello all’articolista, come si diceva una volta in modo vintage, tanto di cappello per le metafore ma sopratutto per aver inserito insieme a Nicola Porro, in un mare magnum di notizie politiche, pseudo politiche ed ormai fiaccanti che incombono sulla testa del comune lettore, un fatto che esula dalle suddette iniezioni di noia; accadde lo stesso con quello su Platini. Sinisa non sarà mai stato un simpaticone ma è sempre stato un uomo che ha messo la faccia in ogni occasione senza mai trincerarsi dietro luoghi comuni e banali scuse che, nel suo mestiere attuale, sono all’ordine del giorno. Per questo merita che gli venga concesso il trempo di combattere e vincere un nemico che non sa nemmeno giocare a calcio ma che è vile e bastardo quanto casuale nella scelta dell’avversario. Forza Sinisa, fagli vedere chi sei.