Una studentessa dorme in tenda fuori della Università perché gli affitti costano troppo. Consigli non richiesti. La notizia ha fatto il giro del web e l’altra sera ci si è buttata sopra a pesce anche Elly Schlein, che ha telefonato a Ilaria, la studentessa del Politecnico di Milano che da giorni dorme in tenda, accampata fuori dall’università perché dice “gli affitti di Milano per una giovane studente sono troppo alti”.
Ne ha parlato anche Massimo Gramellini nella sua quotidiana rubrica “Il caffè” sulla prima pagina del Corriere della sera, nella quale Gramellini si chiede se non sia venuta l’ora di mettere qualche saggio correttivo al libero mercato, che senza qualche regola dettata dalla politica produce diseguaglianze sempre meno sopportabili.
Bene, “Il caffè” di Gramellini è andato giù storto a Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, che ha così commentato su Twitter “Corriere della sera, prima pagina, proposta di ritorno all’equo canone. Autore Massimo Gramellini a che servirà più Il Manifesto storico quotidiano comunista?”.
Ora, che gli affitti di Milano abbiano raggiunto cifre pazzesche e fuori discussione ma non si può per questo, a differenza di quanto sostiene Gramellini, mettere in discussione la proprietà privata. Quelle case sono investimenti legittimi fatti con legittimi guadagni e solo il mercato può stabilirne il valore commerciale di affitto. Se ci sono più richieste di offerte, ovvio, che il prezzo lievita come accade per qualsiasi altro bene, mobile o immobile. Solo negli Stati comunisti, ma anche in quelli socialisti, lo Stato interviene a limitare le libertà delle proprietà private che addirittura, all’origine di questa non per nulla malsana ideologia, erano addirittura vietate.
Il diritto di Ilaria a trovare una soluzione equa non può quindi essere messo a forza sul groppone di un privato, per quanto questo avido possa essere, che se poi esagera, ovviamente, non troverà un cliente. A Ilaria andrebbe spiegato che lei dovrebbe accamparsi non fuori dall’Università, bensì fuori dal Comune, che non ha provveduto a costruire per tempo, come è avvenuto in tutto il mondo, adeguati campus per studenti. E visto che Milano, salvo una breve parentesi – più di vent’anni fa – è sempre stata governata e amministrata dalla sinistra, perché no, la tenda dovrebbe piazzarla sotto casa Schlein che di quella sinistra è sempre, pur sempre, il capo.