Zanzara tigre

“Milano fuori controllo”. Cruciani distrugge Beppe Sala

L’editoriale del conduttore della Zanzara: dall’aborto alle aggressioni contro i poliziotti

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato così l’ennesima aggressione di un poliziotto alla stazione centrale di Milano, la posizione del sindaco di Milano Beppe Sala sull’immigrazione e la questione dell’aborto.

“Allora ragazzi, un altro poliziotto aggredito alla stazione centrale di Milano. È evidente che ci vuole il presidio totale delle forze dell’ordine, io direi anche dell’esercito. Non sto scherzando. La situazione ormai è chiaramente fuori controllo, per diversi motivi: aggrediscono le forze dell’ordine un giorno sì e l’altro pure. Sai quante persone sono state assalite negli ultimi mesi? 98 agenti nell’ultimo anno”.

Giuseppe Cruciani ha poi criticato duramente Beppe Sala, sindaco di Milano, per le sue dichiarazioni sull’immigrazione: “E che cosa fa il sindaco di Milano? Ti leggo quello che ha scritto Sala sul suo profilo Instagram. «L’immigrazione serve. Negarlo vuol dire vivere scollegati dalla realtà. E in ogni caso è una questione di umanità.» A me questa cosa della questione di umanità mi fa andare ai matti.”

Il conduttore di Radio 24 ha poi esplicitamente sottolineato il proprio disaccordo con l’idea che senza l’immigrazione mancherebbero i prodotti nella nostra terra: “Cazzata pazzesca, non è vero. Non è che senza gli immigrati nelle terre non arriverebbero i prodotti. Non diciamo cazzate.”

Infine, Cruciani ha parlato di aborto, in riferimento alla contestazione di un gruppo di femministe che ha impedito al ministro Roccella di intervenire agli Stati Generali della Natalità: “C’è un esercito di femministe che vuole silenziare chi non è d’accordo con loro. Non vi preoccupate, sono una sparuta minoranza. C’è un esercito di troglodite femministe che pensano di bloccare la libera discussione sull’aborto, su qualsiasi altro discorso. Io sono a favore dell’aborto anche più estremo, anche oltre quello che è previsto in Italia. Ma c’è il diritto da parte di chi è contro l’aborto a parlare. È chiaro? C’è il diritto a parlare e ad esprimere la propria opinione senza che ci siano rotture di coglioni. Chiaro?”, ha concluso il conduttore di Radio24.

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