Milano, furto a casa dell’attrice Ludovica Frasca: “Città insicura. Sala che fa?”

Il “colpo” messo a segno sabato pomeriggio. L’attrice: “Milano non era così. Per cosa paghiamo le tasse?”

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frasca milano

Difficile non essere incazzati. Sabato pomeriggio, ore 14.45. Esci di casa per un’oretta scarsa per un caffè con un’amica, rientri dalla calura estiva di questa Milano rovente, ti togli le scarpe, pensi di poterti riposare un po’ sul divano e invece ti ritrovi la casa “sottosopra”. Buste di vestiti sparpagliati, cassetti aperti, mani estranee infilate ovunque. Ludovica Frasca Meral, attrice che i lettori di Nicolaporro.it conoscono bene come protagonista dell’ultima Ripartenza, è “incazzata”. E non solo perché il danno economico tra borse di lusso e gioielli si aggira intorno ai 30mila euro. Non solo perché passerà l’intero fine settimana a ripulire casa e a sanificare ogni anfratto. Non solo perché lunedì butterà la mattinata di lavoro per depositare una denuncia “inutile, tanto si sono già rivenduti tutto”. Ma soprattutto perché considera “assurdo” che in una “città turistica come Milano” si sia “sprofondati nell’insicurezza”.

Ludovica abita in centro. “Una bella zona che sta diventando rischiosa”. O meglio: “un’ex isola felice che stanno trasformando in un incubo”. Il furto risale a ieri pomeriggio. “Dopo pranzo sono scesa per un caffè con un’amica – ci racconta – La mia porta è blindata. Non l’ho chiusa con tutte e tre le mandate perché mai sarei assentata per poco tempo. Eppure si sono intrufolati e mi hanno sottratto tutto quello che avevo di valore”. Niente cellulari, pc o iPad. Neppure il portafoglio, rimasto al suo posto: solo oggetti di lusso e gioielli dorati. Un colpo messo a segno con rapidità. Forse grazie ad una sentinella pronta a segnalare il “via libera” in un palazzo interno e difficile da raggiungere. Lunedì consegnerà agli agenti le immagini delle telecamere del palazzo. Ma la speranza di ritrovare qualcosa è vana.

Come vano è stato il desiderio che la polizia intervenisse all’istante. “Mi sono spaventata – racconta Frasca – sono uscita a piedi scalzi e ho avuto un minuto di choc: cosa faccio? Chi chiamo? Ho telefonato al proprietario di casa che è corso da me. Poi ho avvertito le forze dell’ordine e ho chiesto loro di venire”. Richiesta difficile da esaudire, visto il numero esiguo di pattuglie. “Lo capisco, però io non sapevo se dentro c’era ancora qualcuno. Temevo potessero picchiarmi, ero da sola. Avevo paura”. Per pura coincidenza nei paraggi si trovava una squadra dei “Falchi” della polizia che “sono stati molto gentili”. Ma c’era ben poco da fare.

Qui il punto non è come “scovare” il ladro a cose fatte. “Il problema è la prevenzione”: “Milano è peggiorata. Ho lasciato la città prima del Covid e non era così. Adesso è un continuo sentirsi in pericolo: ‘non uscire con l’orologio costoso’, ‘non indossare la borsa di lusso’, ‘non passeggiare da sola la sera’. È possibile? Negli Usa, dove adesso abito, le ville più isolate vengono lasciate con la porta aperta perché la violazione di domicilio è considerata un reato gravissimo. E la certezza della pena scoraggia i banditi”. Da noi invece…

Eppure Beppe Sala, sindaco di questa città, “dovrebbe capirmi bene visto che è capitato pure a lui”. Era il 2018 e le cose non sono migliorate. I dati parlano chiaro. Milano è la città italiana dove avvengono più reati, più di Roma e Napoli. Una “terra di nessuno” con 5.985 reati all’anno ogni 100.000 abitanti, con scippi e rapine che nel 2022 sono aumentati rispettivamente del 18 e 24 per cento. “È veramente una sensazione brutta – spiega Ludovica Frasca – è come sentirsi stuprata. Io so che questa cosa succederà di nuovo e dovrò prendere delle contromisure. Ma cosa le paghiamo a fare le tasse se poi dobbiamo pure preoccuparci di installare l’allarme, di montare le telecamere, di assumere la sicurezza privata?”. Toc toc, Sala: cosa facciamo? “Io mi sento scema a non aver chiuso la porta con tre mandate. Un amico mio si sente scemo ad aver indossato il Rolex in giro. Ma nessuno qui si sente inadeguato per non aver messo in campo la giusta prevenzione? Facciamo un gioco. Io la prossima volta chiudo bene il portone. E il sindaco che fa? Io mi installo un sistema di sicurezza. E lui?”. Sintesi brutale: “Fate qualcosa, cazzo”.

Giuseppe De Lorenzo, 16 luglio 2023

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