Altro che città europea inclusiva, aperta, green. Milano sta diventando sempre di più una città invivibile per i ceti sociali più deboli, per gli studenti, per i lavoratori, per i commercianti e per chi ha difficoltà ad arrivare a fine mese.
Milano sta diventando sempre di più una città per ricchi. Non bastava il caro affitti, non bastavano l’aumento del costo della vita con un’inflazione enorme che colpisce in particolare la città di Milano, ora ci si mette anche il Comune con queste Area C e Area B che diventano sempre più più ampie. Dal 2 ottobre infatti sono entrate in vigore le nuove misure con cui sostanzialmente si dice ad un operaio, che vive in periferia e che deve andare a lavorare in centro città, che non lo potrà fare perché è vietato l’ingresso agli euro 1, gli euro 2, gli euro 3, gli euro 4. Sostanzialmente si pensa che tutte le persone abbiano le capacità economiche di comprarsi la Tesla o l’auto elettrica a 70-80 mila euro, ma è evidente che non è così.
Ma l’ultima proposta arriva da parte del primo municipio, il municipio della ZTL, il municipio dei radical chic se vogliamo semplificarla. L’idea è quella di vietare tutte le auto dei non residenti , anche quelle non inquinanti, però con l’obiettivo, lo dicono esplicitamente, di rendere Milano una città totalmente priva di auto. Nel momento in cui tu vai a vietare la possibilità di entrare con le automobili per i non residenti, anche le automobili non inquinanti, nel primo municipio, quindi nel centro della città, che cosa succede? Succede sostanzialmente che, per esempio, gli anziani che devono andare, ipotizziamo, in delle strutture sanitarie che si trovano in centro, oppure chi deve andare a comprare un qualcosa in centro, oppure gli studenti, non potranno più entrare all’interno di Milano, rendendo quindi la città a tutti gli effetti invivibile, andando a colpire ancora una volta i commercianti.
Questa è la visione che un certo mondo liberal ha della città di Milano.
Francesco Giubilei, 7 ottobre 2023