Esteri

Milei, ecco i numeri del “miracolo” argentino

Siamo solo all’inizio della rivoluzione liberale e già si vedono i risultati: la motosega funziona

© Wavebreakmedia e atosan tramite Canva.com

Dodici mesi appena. Tanto è bastato al presidente argentino Javier Milei per risollevare le sorti del Paese sudamericano e scacciare finalmente via il demone della recessione. Per meglio comprendere quanto incisiva sia stata per l’economia argentina la cura Milei, basta dare un’occhiata alle principali variabili economiche che, da quando è arrivato alla Casa Rosada, hanno quasi tutte fatto segnare una svolta radicale: la recessione, come detto, è ormai soltanto un brutto ricordo legato al passato, la spesa pubblica è stata ridotta drasticamente con tagli del 27% soltanto nell’ultimo anno, il Pil è cresciuto, con un picco del 3,9% nel terzo trimestre del 2024, il tasso più alto registrato negli ultimi quattro anni, e il tasso di inflazione è passato dal record assoluto del 25,5% di un anno fa fino al 2,4% attuale.

Il miglioramento delle variabili economiche ha inoltre determinato una sensibile riduzione del livello di rischio di insolvenza, tanto da portare il premio di rischio argentino ben al di sotto dei 700 punti base, il livello più basso fatto registrate dal febbraio 2019, nonché una contestuale crescita di importazioni, cresciute del 9% su base annua, ed esportazioni, cresciute nella misura del 3,2%.

Buone notizie giungono inoltre anche dai conti fiscali: in tutta la prima metà del 2024 si è raggiunto un avanzo di bilancio, risultato che in Argentina non si vedeva dal lontano 2008.
Insomma, data la situazione finanziaria complessiva e gli enormi progressi fatti registrare dall’economia argentina nell’arco di quest’ultimo anno, se non si tratta di un miracolo economico poco ci manca. Perchè, nonostante la campagna denigratoria perenne e lo scetticismo generale che ha accompagnato Milei in questo suo primo anno al governo del paese sudamericano, la motosega liberista funziona, ed anche parecchio bene, come dimostrano chiaramente gli indicatori economici di questo 2024.

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Ma attenzione: non finisce certo qui. Anzi, probabilmente siamo solo all’inizio della rivoluzione liberale targata Javier Milei. Perché se l’anno appena trascorso è stato quello del debutto sulla scena politica internazionale della motosega, il 2025 si preannuncia già come l’anno della ‘motosega profonda’, come ha già avuto modo di annunciare il presidente argentino nelle scorse settimane. E visto quanto fatto da Milei nel corso dell’anno appena archiviato, non c’è motivo per non credere che sarà realmente così.

Salvatore Di Bartolo, 2 gennaio 2025

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