La scuola, dicono gli studenti del Collettivo Politico Galeano e Ribalta Femminista, ha insegnato “a conoscere noi stessi e noi stesse ed essere liberi e libere di esprimerci”. Ben venga la libertà di espressione che è un valore sacrosanto ma ci sono regole da rispettare, nella forma e nella sostanza, e vestirsi in modo consono e adeguato al luogo in cui ci si trova è una di queste, altrimenti finiamo per applicare un principio relativista per cui non esistono regole che è il contrario di quanto dovrebbe insegnare la scuola.
Per evitare che puntualmente si ripetano polemiche di questo genere figlie dei nostri tempi, una soluzione ci sarebbe: introdurre le divise che rappresentano uno strumento educativo e democratico in grado di eliminare nelle aule scolastiche le differenze sociali nel vestiario degli studenti. Questa sì che sarebbe una rivoluzione, altroché le minigonne.
Francesco Giubilei, 19 settembre 2020