Miracoli del caldo: il virologo diventa climatologo

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“Preoccupa l’atteggiamento negazionista sulla crisi climatica, sempre più diffuso in ambienti governativi, che ci fa sperare ben poco sulle misure da intraprendere per contrastare il cambiamento climatico che, per esempio, è alla base di fenomeni come la diffusione di malattie infettive trasmesse da insetti. Malattie nuove per le nostre latitudini.”
Così parlò lo Zarathustra pugliese del terrore virale, alias Pier Luigi Lopalco, in una intervista rilasciata ad AdnKronos Salute.

Tuttavia, onde rassicurare i suoi seguaci del coronavirus, egli ha poi aggiunto: “Fortunatamente la sanità pubblica italiana è ben preparata per affrontare i casi di infezione da virus trasmessi da insetti. La sorveglianza di queste malattie funziona bene e fa la sua parte nella rete di sorveglianza europea guidata dall’Ecdc (il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie).

La sparata di Lopalco

Sta di fatto che l’igienista che insegna all’Università del Salento ha definito in poche parole il mantra emergenziale che sta prendendo il posto di quello estenuante della pandemia di Covid-19, chiudendo l’ideale cerchio di paura che collegherebbe i presunti cambiamenti climatici con l’arrivo di ondate di virus trasmessi da insetti di ogni tipo.
In sostanza si tratta di uno scenario da imminente fine del mondo, in cui si assiste ad una spaventosa successione di eventi simili alle bibliche piaghe d’Egitto: dalle pestilenze alle catastrofi ambientali, dalle inondazioni in stile diluvio universale alle prolungate siccità che trasformeranno in breve tempo gran parte del pianeta in un deserto inospitale.

Un processo quasi inarrestabile che, come si evince dal sinistro discorsetto di Lopalco, si starebbe aggravando proprio a causa degli eretici negazionisti i quali, secondo questo illustre esponente della virologia del terrore, si sarebbero addirittura installati tra i quadri dell’attuale maggioranza guidata da Giorgia Meloni.

E chi mettiamo al governo?

Pertanto, proseguendo nel gioco delle deduzioni farlocche stimolate dal nostro eroe, l’unica strada per evitare la catastrofe che gli stessi negazionisti contestano è quella che passa per un radicale cambio di governo, affidando il Paese all’impresentabile fritto misto che compone l’attuale opposizione. Tutta gente che ha le idee chiare sul da farsi, tanto da aver già trovato, attraverso la geniale proposta del verde Angelo Bonelli, un formidabile deterrente per disinnescare la bomba negazionista attraverso l’introduzione del reato di negazionismo climatico. Palla al piede e pigiama a strisce, dunque, per gli eretici del clima, in linea con ciò che rischiavano i presunti negazionisti del Covid che, durante l’orrendo lockdown del 2020, se sorpresi ad uscire di casa senza un motivo si beccavano una denuncia per epidemia colposa.

Ora, io non sono mai stato un tifoso di questo o quell’esponente politico, pur avendo da tempo strutturato un solido orientamento liberale, nondimeno se l’attuale cultura di sinistra non sa che proporre la linea delle catastrofi a scelta, insieme a obblighi e divieti di ogni genere come antidoti ai presunti cataclismi che incombono sulla nostra testa, beh, allora non posso che augurare lunga vita al primo esecutivo della Repubblica guidato da una donna, non a caso di destra.

Claudio Romiti, 2 agosto 2023

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