Ad un altro giudice che, riguardo a quella accusa di bancarotta, si legge le carte. E probabilmente vede l’impossibilità di condannare qualcuno per un’ipotesi di reato commesso in un’azienda che non guida più da anni. La Castellucci decide dunque che il «fatto non sussiste». Grazie a questa sentenza anche Nicola, uno dei due fratelli che nel frattempo ottiene un patteggiamento, potrà rivedere la sentenza. E si potrà mettere la parola fine su una delle accuse più incredibili di questi anni. Hanno accusato i Riva, a cui da anni avevano sottratto l’azienda, di averla fatta fallire. Due dei perseguitati sono morti e mai sapranno che giustizia terrena è stata fatta.
Val la pena fare un’ultima considerazione generale sul patteggiamento. Molti imprenditori, e non solo, utilizzano questo strumento. Non già perché si sentano colpevoli, ma per ridurre il danno di una macchina infernale che si chiama giustizia penale. E che quando in questo Paese si salda con la cattiva informazione, diventa una morsa da cui conviene uscire prima possibile: meglio il metadone dell’eroina? Non sempre. Ai Riva è stato negato il metadone e da soli, almeno in questa storia, ne sono usciti puliti.
Nicola Porro, Il Giornale 6 luglio 2019