di Paolo Becchi e Giovanni Zibordi
Il prezzo del gas sul mercato è esploso quest’anno come si vede e come titolano i giornali.
Questo però non è il gas che arriva coi gasdotti dalla Russia. Come notava anche l’esperto di gas ed energia di “Bloomberg”, Javier Blas, le “utilities” cioè le società del gas ed energia che rivendono al pubblico, continuano a ricevere il gas da Gazprom come prima e ai vecchi prezzi, mentre i prezzi di cui parlano i giornali (quelli del mercato o “hub” di Rotterdam mostrato sopra) più alti li pagano le aziende e in parte il pubblico.
Le società del gas stanno “making a killing”, cioè stanno facendo un pacco di soldi. Come appunto spiega l’esperto di “Bloomberg”, hanno contratti a lungo termine (LT) con i russi con un prezzo fissato che ora rispetto a quello di mercato di riferimento (il TTF) è molto più basso.
Per cui le società del gas massimizzano tutto quello che possono ottenere da questi contratti chiedendo a Gazprom di inviarne la quantità massima prevista.
Come si può vedere infatti da questo grafico dei flussi di gas verso la Ue dalla Russia, dal momento che è iniziata la guerra il flusso di gas è aumentato molto. Questo perché le utilities hanno diritto in base ai loro contratti di richiederne fino ad un certo limite e ovviamente ne approfittano.
In questo modo si potrebbe anche dire che economicamente si ritrovano ad approfittare della guerra. Di questo fatto si parla senza problemi sul mercato finanziario.