Elly Schlein dice o non dice. E quando dice, non si capisce gran che. In fondo una cosa è arrivare alla guida del Partito Democratico annunciando la morte delle correnti e proponendo una mozione tutta Lgbt ed ecologia, un’altra è fare i conti con la realtà. Lo si è capito nel periodo di Pasqua. Dopo aver faticato (e non poco) a mettere in piedi la segreteria, dopo aver sbattuto contro i gruppi parlamentari che tentennavano nell’eleggere i “suoi” capigruppo, la segretaria del Pd si è presa una settimana di vacanza. Poi al suo ritorno è andata in scena una conferenza stampa su cui molto si è discusso: tutti aspettavano una parola definitiva di Elly sul termovalorizzatore di Roma e una posizione ufficiale sull’utero in affitto, invece Schlein ha detto e non detto, è rimasta sul vago, ha intortato i giornalisti presenti con una serie di supercazzole e molti “ehm… diciamo”. Come in Ecce Bombo, il famoso film di Nanni Moretti: “Faccio cose, vedo gente…”.
Per approfondire
- “Perché la vignetta è molto grave”. La lezione di Osho al Fatto
- Vignetta Meloni, Conte liscia il pelo a Travaglio (e si copre di vergogna)
- Disperati e rancorosi: la vignetta del Fatto su Meloni fa schifo
Tra i silenzi di Elly, bisogna registrare anche quello sulla ignobile vignetta di Natangelo del Fatto su Francesco Lollobrigida e Arianna Meloni, la sorella del premier. Nonostante Schlein si sia più volte auto-definitiva come una leader femminista, non si sa bene come mai non ha trovato il tempo – neppure un minuto – per mandare la sua solidarietà alla sorella della leader di FdI, attaccata senza un perché nella sua vita privata.