Anche perché l’Italia è un paese non moderato ma di destra e conservatore per i tre quarti, con un quarto robusto e costante di sinistra, non moderata neanch’essa. Antonio Gramsci parlava non a caso del contrapporsi tra il sovversivismo delle classi popolari e quello delle classi dirigenti.
E di fatto, facendo un po’ di storia d’Italia in pillole: barricate e insurrezioni per tutta l’Italia liberale, settimana rossa, radiose giornate di maggio con assalto degli interventisti al Parlamento neutralista, biennio rosso, guerra civile fascisti antifascisti, regime fascista, guerra civile 1943-45, più grande partito comunista dell’Occidente, più lungo sessantotto dell’Occidente, strategia della tensione, stragi, distruzione della classe politica con giudici e manifestazioni di piazza nel 1992-1993, berlusconismo, governi di centro sinistra con ministri comunisti (un unicum nei paesi occidentali dopo il crollo del Muro), emersione movimento 5 stelle. Questo non è decisamente un paese per moderati. Per fortuna.
Marco Gervasoni, 21 febbraio 2020