Commenti all'articolo Moncler, quando i privati finanziano gli ospedali
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step
20 Marzo 2020, 14:12 14:12
La sanità va privatizzata.
Roberto
20 Marzo 2020, 12:33 12:33
Ringrazio Ruffini per la sua generosità ma mon dimentichiamo Berlusconi, Caprotti e altri imprenditori anche meno famosi che fanno altrettanto, e spero il tutto si concretizzi al più presto. Confido soprattutto in Bertolaso ma non mi fido del governo Conte e compagni.
Voglio però ricordare una cosa, io lavoro nello stesso settore di Ruffini e per chi non si ricorda, Remo Ruffini è quello che disse non mi interessa niente del Made in Italy io faccio il Made in Monclair. Significa produrre capi che costano migliaia di euro in Moldavia, Romania, Transnitria e quant’altro.
spero che dopo tutto questo continui ad aiutare l’Italia producendo in ITALIA.
grazie
Angela
19 Marzo 2020, 15:30 15:30
Conte mal sopporta idee che lo possano mettere in secondo piano..
il Salvatore dell’Italia deve essere esclusivamente lui.. ed ecco invocare i cavilli burocratici..
giorgiop
19 Marzo 2020, 15:02 15:02
Nel film Eliza Graves, un neo laureato psichiatra si trova in un manicomio inglese riservato a malati di casate anobile, di quelli la cui famiglia non vuole rendere nota la malattia per ragioni di casta. Il dottore prende atto dei metodi del primario (Ben Kingsley) che è convinto che i malati debbano vivere nella loro follia costituendo una comunità alla pari col personale sanitario non di nobili origini. E, ad un certo punto, gli fa vedere la stanza di un nobile anzianotto, convinto di essere un cavallo, che vive nitrendo nella paglia e mangiando dal secchio. Alla richiesta del perchè non viene curato tentando almeno di farlo vivere in condizioni igieniche migliori, Ben Kingsley risponde: “non serve a niente ma, sopratutto, perchè fare di un cavallo felice un uomo infelice ?” Bene, tutto questo per dire che è inutile insistere con certi frequentatori seriali del blog, che danno un senso alla loro vita scassando le palle agli altri, pensando che cambino almeno un pochino. Perchè fare di un comunista felice di esserlo, un qualcosa di diverso che lo renderebbe infelice e frustrato ? Ciò detto, ben vengano le donazioni dei privati, rei confessi, innocenti presunti o colpevoli per sentenza politica. Pecunia non olet diceva Vespasiano; l’importasnte è che cresca questo ospedale ai costi giusti senza che nessuno di noi, incompetente… Leggi il resto »
Mario
19 Marzo 2020, 14:29 14:29
Egr. Sal, ma di che piffero parla?
Ma in vita sua è mai stato ricoverato in un un’ospedale pubblico? Evidentemente no.
Io che ho avuto la sfortuna di passarci un breve periodo, circa 3 settimane, e mi sono reso conto di quanto sia scarsa la sanità pubblica. Macchinario TAC che funzionava 3 giorni si e 15 no in attesa di qualche pezzo che si rompeva e doveva essere sostituito con conseguente trasporto pazienti in giro per la regione per trovare un macchinario disponibile vista l’emergenza. Mancanza di ogni tipo di materiale di prima necessità come garze (se le dovevano tagliare gli infermieri nei momenti liberi a forbice per creare garzine da medicazione da garze per altro utilizzo) , disinfettanti ed altro ancora. Se di questo dobbiamo anche essere fieri mi dica lei. Oltre al fatto che oramai se hai bisogno di una visita specialistica urgente e obbligatorio rivolgersi al privato
Elisabetta
19 Marzo 2020, 12:26 12:26
Un posto letto 60 70 milaueuro? Ruffini manco se avesse la struttura tutta in oro massiccio… i prezzi puzzano di speculazione da urgenza.
Mi sa che ci sono appaltatori come quelli del terremoto dell’Aquila…
Capisco l’amore per la Lombardia ma il resto d’Italia può crepare tranquillamente?
La sanità va privatizzata.
Ringrazio Ruffini per la sua generosità ma mon dimentichiamo Berlusconi, Caprotti e altri imprenditori anche meno famosi che fanno altrettanto, e spero il tutto si concretizzi al più presto. Confido soprattutto in Bertolaso ma non mi fido del governo Conte e compagni.
Voglio però ricordare una cosa, io lavoro nello stesso settore di Ruffini e per chi non si ricorda, Remo Ruffini è quello che disse non mi interessa niente del Made in Italy io faccio il Made in Monclair. Significa produrre capi che costano migliaia di euro in Moldavia, Romania, Transnitria e quant’altro.
spero che dopo tutto questo continui ad aiutare l’Italia producendo in ITALIA.
grazie
Conte mal sopporta idee che lo possano mettere in secondo piano..
il Salvatore dell’Italia deve essere esclusivamente lui.. ed ecco invocare i cavilli burocratici..
Nel film Eliza Graves, un neo laureato psichiatra si trova in un manicomio inglese riservato a malati di casate anobile, di quelli la cui famiglia non vuole rendere nota la malattia per ragioni di casta. Il dottore prende atto dei metodi del primario (Ben Kingsley) che è convinto che i malati debbano vivere nella loro follia costituendo una comunità alla pari col personale sanitario non di nobili origini. E, ad un certo punto, gli fa vedere la stanza di un nobile anzianotto, convinto di essere un cavallo, che vive nitrendo nella paglia e mangiando dal secchio. Alla richiesta del perchè non viene curato tentando almeno di farlo vivere in condizioni igieniche migliori, Ben Kingsley risponde: “non serve a niente ma, sopratutto, perchè fare di un cavallo felice un uomo infelice ?” Bene, tutto questo per dire che è inutile insistere con certi frequentatori seriali del blog, che danno un senso alla loro vita scassando le palle agli altri, pensando che cambino almeno un pochino. Perchè fare di un comunista felice di esserlo, un qualcosa di diverso che lo renderebbe infelice e frustrato ? Ciò detto, ben vengano le donazioni dei privati, rei confessi, innocenti presunti o colpevoli per sentenza politica. Pecunia non olet diceva Vespasiano; l’importasnte è che cresca questo ospedale ai costi giusti senza che nessuno di noi, incompetente… Leggi il resto »
Egr. Sal, ma di che piffero parla?
Ma in vita sua è mai stato ricoverato in un un’ospedale pubblico? Evidentemente no.
Io che ho avuto la sfortuna di passarci un breve periodo, circa 3 settimane, e mi sono reso conto di quanto sia scarsa la sanità pubblica. Macchinario TAC che funzionava 3 giorni si e 15 no in attesa di qualche pezzo che si rompeva e doveva essere sostituito con conseguente trasporto pazienti in giro per la regione per trovare un macchinario disponibile vista l’emergenza. Mancanza di ogni tipo di materiale di prima necessità come garze (se le dovevano tagliare gli infermieri nei momenti liberi a forbice per creare garzine da medicazione da garze per altro utilizzo) , disinfettanti ed altro ancora. Se di questo dobbiamo anche essere fieri mi dica lei. Oltre al fatto che oramai se hai bisogno di una visita specialistica urgente e obbligatorio rivolgersi al privato
Un posto letto 60 70 milaueuro? Ruffini manco se avesse la struttura tutta in oro massiccio… i prezzi puzzano di speculazione da urgenza.
Mi sa che ci sono appaltatori come quelli del terremoto dell’Aquila…
Capisco l’amore per la Lombardia ma il resto d’Italia può crepare tranquillamente?