Politica

Monti e il Minculpop: la cosa più grave è il silenzio delle istituzioni - Seconda parte

Forse, dopo tutto, aveva ragione Giorgio Bocca quando diceva che gli italiani sono fascisti dentro: per dire allergici al senso di responsabilità, abituati al provvidenzialismo dell’uomo forte da scaricare alla bisogna, opportunisti nella loro anarchia intruppata, non inclini a ribellarsi, a reagire, quanto ad aggirare la pressione a forza di espedienti, di furbate, di trovate a volte miserabili a volte geniali. “All’italiana”, modalità curiosa per cui siamo noti nel mondo. Ma che una trovata di sapore golpista come quella del senatore a vita Monti non susciti l’esigenza di ribadire, nei vertici istituzionali, uno scrupolo, una tutela democratica, questo la dice lunga sullo Stato e sulla sua distanza dai cittadini. Se ne deduce che il senatore a vita ha parlato sapendo di trovare ampio riscontro, quasi in funzione di rompighiaccio. Ed è questo, più che le sconclusionate aspettative di Monti, a fare paura.

Max Del Papa, 29 novembre 2021

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