Morte Prigozhin, Putin rompe il silenzio

“Un uomo dal destino difficile, ma un uomo d’affari di talento”. È il commento di Vladimir Putin dopo la morte di Yevgheny Prigozhin. “Le sue sincere condoglianze alla famiglie di tutte le vittime, questa è sempre una tragedia”, ha detto il presidente russo nel corso di un incontro al Cremlino con il leader della Repubblica popolare di Donetsk Denis Pushilin.

Sul proprio sito, la Reuters in esclusiva scrive che “gli Stati Uniti ritengono che un missile terra-aria proveniente dall’interno della Russia abbia probabilmente abbattuto mercoledì l’aereo che si presume trasportasse il leader mercenario Yevgeny Prigozhin”. L’agenzia di stampa internazionale cita due funzionari Usa. “Le informazioni – si precisa – sono ancora preliminari e in fase di revisione”.

Diverse invece le informazioni raccolte dal Wall Street Journal: citando funzionari dell’amministrazione Usa, il quotidiano afferma che le valutazioni preliminari secondo “suggeriscono che una bomba sia esplosa sull’aereo o ci sia stata qualche altra forma di sabotaggio”.

Mentre tutti si domandano se l’aereo di Prigozhin sia stato abbattuto dalla contraerea russa, come ipotizzato dai canali Telegram vicini alla Wagner, gli investigatori stanno battendo un’altra pista: l’idea è che una bomba possa essere alla base dell’esplosione che ha portato allo schianto.

Secondo quanto rivelato dal canale Telegram Shot, citando fonti della sicurezza russa, il dispositivo esplosivo potrebbe essere stato nascosto nel vano del carrello di atterraggio dell’aereo. L’esplosione avrebbe infatti colpito l’ala dell’aereo, causando una collisione con lo stabilizzatore e un improvviso aumento di quota, seguito poi da una discesa a spirale.

Cominciano anche a circolare le ipotesi su chi potrebbe aver tradito il leader della Wagner. Artem Stepanov, il pilota personale di Prigozhin e ex azionista di Mnt-Aero, la compagnia aerea proprietaria dell’aereo coinvolto nel sinistro, sarebbe stato l’artefice del tradimento. L’uomo sarebbe ricercato. Sembra che Stepanov sia fuggito nella Kamchatka prima dell’incidente aereo e che da tre giorni il suo cellulare sia spento, così come quello degli altri due proprietari della Mnt-Aero, Olga Gubareva e Kirill Shcherbakov.

Anche il presidente Volodymyr Zelensky dall’Ucraina dice la sua su quanto avvenuto a Prigozhin: “Noi non c’entriamo niente, tutti sanno chi è il responsabile”. Il riferimento, ovviamente, sembra essere a Putin.

Il presidente russo, al momento, non ha ancora proferito parola sul caso.

Sui canali social vicini alla Wagner si legge un invito ai mercenari a non fare “nulla di stupido” dopo la morte di Yevgeny Prigozhin. “Fratelli! Al momento, stiamo aspettando informazioni dai nostri comandanti. Non saltate alle conclusioni! Ora siamo tutti in preda alle emozioni, ma dobbiamo mantenere il controllo. Non fate nulla di stupido…”.

Un video aveva mostrato alcuni miliziani minacciare una nuova Marcia su Mosca.

Ecco i video dell’aereo di Prigozhin mentre cade in Russia.

Clicca qui per vedere tutti i filmati.

“Non sta a noi verificare e quindi speculare sulle possibili conseguenze”, ha detto il portavoce della Commissione europea Peter Stano. “Come tante altre cose in Russia, è molto difficile per noi verificarlo”.

Secondo fonti della Difesa della Gran Bretagna, citate dalla Bbc, dietro lo schianto dell’aereo di Prigozhin ci sarebbero i servizi segreti dell’Fsb russo.

Per ora però non ci sono conferme ufficiali.

Come è morto Prigozhin? Se l’ipotesi di un guasto tecnico all’aereo sembra quasi impossibile e le coincidenze portano tutte verso una “vendetta di Putin” (ieri erano due mesi esatti dalla data del golpe), molti si domandano se il jet sia stato abbattuto da missili russi o se sia stato fatto esplodere per mezzo di una bomba caricata a bordo.

A portare verso la prima ipotesi ci sono due indizi. Il primo riguarda quanto riportato dal canale Telegram vicino alla milizia Wagner, secondo cui alcuni testimoni avrebbero sentito dei rumori “simili a proiettili” prima di vedere l’aereo cadere. Nei video si vedrebbero alcune scie che potrebbero confermare questa ipotesi.

Inoltre, secondo quanto riporta il sito per il tracciamento dei voli Flightradar24, prima di scomparire dai radar il jet avrebbe “cambiato bruscamente più volte altitudine”.Da 28.000 piedi sarebbe sceso rapidamente per poi riportarsi a 30.100 piedi. Poi è sceso di nuovo, stavolta a 27.500 piedi per risalire di nuovo a 29.300. Poco prima di scomparire dai radar l’altitudine era segnata a 19.275 piedi.

Alcuni pezzi dell’aereo sono stati trovati a tre chilometri e mezzo di distanza dal luogo dell’impatto. SI tratta di un pezzo della coda. Mentre un altro frammento era distante due chilometri dal luogo del disastro dove sono divampate le fiamme.

La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, ha messo in guardia contro conclusioni precipitose in relazione alle dimissioni recenti sul presunto decesso del leader del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin.

La cautela si impone, fa capire la Germania, perché né Rosaviatsiya né altri funzionari russi hanno finora confermato categoricamente l’eventuale morte di Prigozhin. Oltre a questo, la televisione Tsargrad ha dichiarato che il corpo di Prigozhin sarebbe stato riconosciuto, ma i risultati degli esami del Dna non sono ancora arrivati. “Non si possono trarre conclusioni affrettate” poche ore dopo l’incidente, ha dichiarato Baerbock alla stazione radio Deutschlandfunk oggi. La ministra ha sottolineato che l’accaduto evidenzierebbe “un sistema, un potere, una dittatura costruita sulla violenza che all’interno conosce solo violenza”.

Parigi ha espresso “dubbi plausibili” sulla dinamica dell’incidente aereo che avrebbe portato alla morte di Evgheni Prigozhin. Olivier Veran, portavoce del governo, ha condiviso queste perplessità in un’intervista rilasciata alla rete televisiva France 2. Ha dichiarato: “Le circostanze che hanno causato l’incidente non sono ancora chiare. Possiamo nutrire qualche ragionevole dubbio”.

Rispondendo a una domanda sull’affermazione del presidente americano Joe Biden, secondo cui “nulla accade in Russia senza la diretta implicazione di Putin”, Veran ha concordato, sottolineando che “generalmente, questa è una verità che può essere confermata”. Prigozhin, ha proseguito il portavoce governativo, era l’individuo che “ha svolto il lavoro oscuro di Putin.

È molto probabile che Vladimir Putin abbia dato disposizioni dirette alle forze armate russe per l’abbattimento dell’aereo di Prigozhin. L’ordine sarebbe quasi sicuramente partito dal capo del Cremlino, rendendo altamente insostenibile l’ipotesi che membri delle forze russe, in particolare Sergei Shoigu, Ministro della Difesa, e il generale Valery Gerasimov, capo di stato maggiore dell’esercito, abbiano agito autonomamente nell’uccidere Prigozhin. Questa è l’opinione prevalente nel panorama della politica e della sicurezza russa, che avrebbe visto la sopravvivenza di Prigozhin dopo la rivolta di Wagner come una scelta esclusiva di Putin.

All’interno di un rapporto dell‘Institute for the Study of War (Isw), troviamo ulteriori dettagli su queste affermazioni. L’istituto prosegue con l’intenzione di basare le future analisi sulla presunzione della diretta responsabilità di Putin nell’assassinio di Prigozhin, a meno che non emergano fatti che dimostrino il contrario. Inoltre, nel documento si sottolinea come la precedente valutazione dell’Isw, secondo cui Putin avrebbe evitato l’omicidio di Prigozhin per timore di scatenare l’ira dell’organizzazione Wagner, è stata ora smentita.

Secondo l’analisi dell’Isw, Putin avrebbe potuto concludere di aver opportunamente distanziato Prigozhin dal gruppo Wagner e che avrebbe potuto ucciderlo senza farne un martire per le restanti forze di Wagner. È rilevante notare che alcuni leader di Wagner sembravano di recente aver tradito il Gruppo e si sarebbero uniti a formazioni militari vicine al Ministero della Difesa russo. Questo sembrerebbe indicare un successo parziale degli sforzi del Cremlino e del Ministero della Difesa russo per separare gli elementi di Wagner da quelli leali a Prigozhin.

Rapporti crescenti di problemi economici all’interno di Wagner e notizie di personale che lascia il gruppo a causa della diminuzione dei salari e delle possibilità di dispiegamento potrebbero aver minato la stima di Prigozhin tra i membri di Wagner.

Infine, l’Isw riporta che il Ministero della Difesa russo ha predisposto le condizioni per sostituire il Gruppo Wagner con unità militari affiliate al Ministero stesso. Secondo fonti russe, queste nuove formazioni starebbero cercando di reclutare sia l’attuale che l’ex personale Wagner. Di conseguenza, Putin potrebbe aver ritenuto che le forze di Wagner fossero giunte a un punto tale da privilegiare gli stipendi e i dispiegamenti con i nuovi gruppi, piuttosto che la lealtà a Prigozhin, e quindi avrebbe potuto procedere con l’omicidio di quest’ultimo in sicurezza.

Sono dieci i passeggeri del jet caduto ieri nei pressi di Mosca e di proprietà del fondatore della milizia Wagner. Le autorità russe hanno fatto sapere di aver ritrovato i corpi di dieci persone tra cui con ogni probabilità anche Yevgeny Prigozhin.

I corpi sono stati portati all’obitorio per un esame autoptico. Non si esclude il test del Dna.

Il telefono di Prigozhin, secondo il Mosca Times, sarebbe stato trovato vicino ad uno dei cadaveri dell’aereo.

Il fondatore e leader della Wagner, Yevgeny Prigozhin, risulta tra i passeggeri di un jet privato caduto nella regione di Tver.

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