Resta ancora da capire esattamente se si sia trattata di una gaffe oppure di un clamoroso errore che può mettere in imbarazzo l’Ucraina che sta combattendo la sua guerra contro la Russia. Mercoledì 30 novembre 2022, a Bruxelles Ursula von der Leyen registra un video da rilanciare sui suoi canali social. È un messaggio in cui annuncia la richiesta da parte della Commissione europea di istituire un tribunale speciale contro i crimini di guerra russi perpetrati in Ucraina dal giorno dell’invasione. Una mossa politica, di grande effetto e che vede il sostegno anche degli Usa. Ma che ha rischiato di trasformarsi in un clamoroso autogol.
La frase sui soldati ucraini
Il primo video pubblicato da Ursula su Twitter infatti contiene una cifra sulle vittime ucraine sin qui mai rivelata prima. “Si stima – si sente dire – che finora siano stati uccisi più di 20mila civili e 100mila militari ucraini“. Si tratta di una rivelazione bomba: fino ad oggi i media, e soprattutto Kiev, hanno tenuto a sottolineare soltanto il numero di vittime nell’esercito russo e poco le perdite di chi si sta difendendo. È normale che Zelensky non voglia diffondere troppo il dato per non abbattere il morale delle truppe e del popolo che si appresta a vivere un inverno all’insegna dei blackout e del freddo.
https://twitter.com/AZgeopolitics/status/1597913370023579648?t=Yn-fVxkoiV2AlA2THdSPHw&s=08
La precisazione e l’irritazione di Kiev
Nemmeno il tempo di far circolare il video sui social, che poco dopo l’ufficio stampa di Ursula si accorge della clamorosa gaffe, elimina il video e lo sostituisce con un altro tagliuzzato a dovere. “Molte grazie a coloro che hanno segnalato l’inesattezza per quanto riguarda le cifre in una versione precedente di questo video – spiega la portavoce di von der Leyen, Dana Spinant – La stima utilizzata, da fonti esterne, avrebbe dovuto riferirsi alle vittime, cioè sia morti che feriti, e voleva mostrare la brutalità della Russia”. Resta però la clamorosa gaffe.
Nel corso della giornata di ieri, infatti, da Kiev è arrivata una precisazione alquanto stizzita. “Non possiamo confermare questi dati – ha detto il capo del Dipartimento delle pubbliche relazioni delle forze armate ucraine Bohdan Senyk – sottolineiamo che le perdite dell’esercito ucraino sono informazioni ufficiali e riservate, e sono soggette a restrizioni per la pubblicazione”.