Cronaca

“Morti come topi”. La terribile verità sul naufragio di Palermo

Proseguono le ricerche per Hannah Lynch. E la procura indaga sugli “errori umani”

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È drammatica la ricostruzione della Procura di Termini Imerese. Secondo gli investigatori, le vittime del naufragio di Palermo sono “morte come i topi”. Una tragedia immane sulla quale sono in corso indagini approfondite, con i piemme pronti a procedere con gli avvisi di garanzia per naufragio, disastro, omicidio plurimo e lesioni colpose. Riflettori accesi sulle azioni del comandante dello yacht Bayesian, il neozelandese James Cutfield, e del primo ufficiale, il francese Matthew Griffith. In particolare, la Procura ha intenzione di chiarire quale ruolo e quali responsabilità avevano i due.

La strada è tracciata: si indaga sugli errori umani. Oltre ai due sopra citati, verrà analizzata la posizione dell’armatore. Come evidenziato da Rainews, in questa fase l’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto per consentire la nomina dei consulenti di parte che partecipano agli accertamenti. L’attesa è riservata all’esame dell’imbarcazione e della scatola nera: la speranza è quella di individuare elementi decisivi per ricostruire l’esatta dinamica del naufragio. Il sospetto è quello di una catena di errori, connessa indissolubilmente al forte impatto della tromba d’aria che ha investito il veliero con vento a 150 chilometri orari.

In base alle primissime informazioni disponibili, la deriva mobile parzialmente alzata potrebbe aver interpretato un ruolo da protagonista nella scarsa stabilità dello yacht, senza dimenticare i portelloni aperti, che potrebbero aver imbarcato una grande massa d’acqua in pochissimo tempo. E, ancora, si valuta il mancato funzionamento del sistema che avrebbe dovuto sigillare i boccaporti e gli accessi all’interno. I pubblici ministeri stanno vagliando i video e le foto scattate la notte del naufragio dagli abitanti della zona e le immagini delle telecamere di sorveglianza che puntavano sulla barca. La Procura ha ascoltato il comandante Cutfield e gli altri superstiti alla ricerca di indizi, ma per il momento non sono state registrate indicazioni significative. Inoltre sono state acquisite dal gruppo Italian Sea Group, proprietaria di Perini Navi che nel 2008 varò il veliero oceanico, tutte le informazioni su scafo e albero per certificare che tipo di dispositivi di sicurezza aveva la barca. L’obiettivo, spiega Lapresse, è cristallizzare le condizioni del relitto all’interno e all’esterno e da lì accertare eventuali malfunzionamenti o errori umani.

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Come reso noto dall’Agi, sono emersi particolari su quello che è successo nella manciata di minuti di terrore vissuta dai 22 che erano bordo, 15 dei quali sopravvissuti: hanno tentato di mettersi in salvo e di scappare, ma 7 di loro sono in realtà finiti in trappola. Se il cuoco Recaldo Thomas è stato scagliato fuori dallo yacht, gli altri non sarebbero stati trovati nelle loro cabine, ma in una zona diversa. Un’unica possibilità: erano alla ricerca disperata di una via di salvezza.

Proseguono anche le ricerche di Hanna Lynch. Ieri mattina à stato recuperato nello scafo il corpo del padre, il magnate britannico dell’informatica Mike Lynch, sesto cadavere strappato al mare di Palermo. Quella di sabato sarà una giornata importante: il capo dell’ufficio Ambrogio Cartosio ha convocato una conferenza stampa e verranno resi noti importanti dettagli sul tragico naufragio.

Annotato anche l’intervento di Arpa Sicilia per valutare il possibile allarme ambientale. Una squadra dell’agenzia per la protezione dell’ambiente è arrivata a Porticello per una serie di prelievi “Siamo stato allertati ieri pomeriggio e abbiamo fatto dei campioni che abbiamo già mandato in laboratorio. Nel giro di 24 o 48 ore al massimo avremo i risultati”, le parole all’Adnkronos del direttore generale dell’Arpa Vincenzo Infantino: “Se non ci saranno problemi noi resteremo, comunque, a disposizione per eventuali fasi di recupero o di bonifica”. Al momento non ci sono preoccupazioni particolari, anche se in realtà non è tutto visibile: lo yacht avrebbe un carico di combustibile e olii nei serbatoi pari a 18 mila litri, mentre la capacità totale sfiora i 59 mila litri.

Franco Lodige, 23 agosto 2024

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