Il Comune di Milano è tra quelli che fanno più multe in Italia, un toccasana per le casse ma anche una batosta per i cittadini. Ma non mancano gli episodi per così dire curiosi, come testimoniato da un cittadino milanese alla redazione di nicolaporro.it. Il signor Paolo – nome di fantasia – lo scorso 23 dicembre, giorno della vigilia di Natale, è andato in centro. Nonostante il grande caos natalizio, è riuscito a trovare parcheggio sulle strisce blu. Per risparmiare tempo, o anche solo per sfruttare la tecnologia, ha deciso di pagare tramite l’applicazione Easypark, convenzionata con il Comune. Ma come avrete capito non si tratta di una storia a lieto fine.
“Ho tirato fuori il telefono per pagare con l’applicazione. Dopo aver aggiornato l’app, ho fatto il pagamento, tutto regolare”, ci racconta il cittadino milanese: “Ma l’altro giorno – il 30 gennaio – mi è stata notificata una multa perché non avevo pagato il parcheggiato. Appena ho letto la data, il 23 dicembre, mi è venuto in mente l’episodio e mi ricordavo perfettamente di aver pagato”, come testimoniato in un secondo momento da una ricevuta di pagamento. Come è possibile? Mistero risolto: la sanzione è stata comminata tramite l’auto dell’Atm che fa le multe con la telecamera, senza ulteriori verifiche “umane”. Il veicolo è passato mentre il signor Paolo stava aggiornando l’applicazione per poter pagare il dovuto: la multa è stata registrata alle 10:30, il pagamento alle 10:48.
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La conferma è arrivata dopo la visita ai vigili di Milano. La multa non è stata tolta nonostante la buona fede – o semplicemente il buonsenso – ma c’è di più: l’incaricato gli ha fatto vedere la foto “testimone” della sanzione ed è possibile notare la “vittima” della sanzione mentre sta maneggiando il telefono. “Mi è stato consigliato di fare ricorso al giudice di pace, che avendo la facoltà della buona fede avrebbe visto che comunque avevo pagato”, ci ha raccontato ancora il signor Paolo, che nel frattempo ha deciso di pagare la multa per evitare di perdere ulteriore tempo sulla vicenda. Ma la testimonianza è destinata alle altre potenziali vittime di questa stortura: “Voglio avvertire i milanesi di quanto mi è accaduto, anche perché queste macchine-civetta circolano sempre di più e potrebbero fare una valanga di multe per una questione di secondi”.
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