Società

Elon Musk: “L’Italia è fatta dagli italiani. Va fermata l’immigrazione illegale”

Ad Atreju Nicola Porro ha intervistato Elon Musk: tutti i passaggi più importanti del discorso del patron di Tesla e di X: “L’Italia faccia figli”

Elon Musk ad Atreju intervistato da Nicola Porro

Elon Musk sale sul palco di Atreju con un bambino in braccio: è uno dei sui 11 figli che non si vuole staccare dalla gamba. È l’immagine, simbolo, dell’intervista che Nicola Porro ha realizzato al padre di Tesla, di Starlink, di Neuralink e di tante altre cose dal palco della festa di Fratelli d’Italia. Ed è proprio sulla natalità che si concentra uno dei messaggi più importanti lanciati del magnate americano: “La demografia è importante”, ha detto Musk, e non bisogna illudersi perché “l’immigrazione non può risolvere il calo della demografia” dei paesi industrializzati, altrimenti questi perderanno la loro cultura. Le nazioni, infatti, sono delimitate dai confini certo ma “l’Italia è fatta dagli italiani”. Quindi, spiega Musk, “il mio consiglio a tutti i leader di governo e alle persone è: assicuratevi di avere bambini per creare una nuova generazione”.

Il problema della natalità

Seduta in prima fila al fianco di Edi Rama c’è anche il premier italiano, la padrona di casa, Giorgia Meloni. I due si sono già incontrati in passato anche a Palazzo Chigi e la stima è reciproca. Entrambi, in fondo, sono convinti che sia proprio la natalità il primo dei problemi dei Paesi occidentali, Belpaese in testa. “L’Italia è un buon posto dove investire”, ammette il patron di Tesla, “gli italiani sono straordinari”, ma per attrarre investimenti “dovete fare più figli” perché “se un’azienda deve investire si domanda: ci saranno abbastanza persone che lavoreranno? Forse sono ripetitivo, ma mi limito ai fatti”.

L’immigrazione secondo Elon Musk

Anche sull’immigrazione il pensiero di Musk e quello di Fratelli d’Italia sono allineati. O quasi. “Sono a favore dell’immigrazione legale che va aumentata”, afferma il magnate dal palco, mentre bisogna “fermare quella illegale”. Il principio è semplice: “Devi dare il benvenuto a chi arriva, è onesto, vuole entrare a far parte della cultura e lavora duro ma serve un processo di approvazione” per gli ingressi. Ma no alle porte aperte a tutti. Se “non c’è nessun filtro come fate a sapere chi sta arrivando? Non sto dicendo che tutti gli immigrati illegali siano criminali la maggior parte sono integerrimi ma bisogna avere un processo” graduale.

La transizione green

Sorprende, o forse no, che il padre delle auto elettriche, l’uomo che ha rivoluzionato il mercato dell’automotive mondiale sia sì a favore dell’ambiente, ma senza ideologie. “Sono un ambientalista – spiega Musk ad Atreju – ma non dovremmo demonizzare petrolio e gas nel medio termine”. L’impressione del fondatore di Tesla è che “stiamo esagerando, nel breve periodo, sui cambiamenti climatici”. Elon non risparmia critiche feroci anche verso chi fa terrorismo e predica la fine del mondo: “Dobbiamo continuare ad avere speranza” nel futuro, ma soprattutto fiducia nelle capacità dell’uomo di trovare soluzioni alle sfide che la natura ci mette davanti. “Quando spostiamo l’anidride carbonica dal sottosuolo all’atmosfera cambiamo il clima”, certo, ma benché “nei prossimi decenni porteremo nell’atmosfera miliardi di tonnellate di anidride carbonica”, Musk non crede “che questo distruggerà” il nostro pianeta. Non si può sostenere, come fatto in un articolo del New York Times che “sarebbe meglio che non ci fossero 8 miliardi di persone sulla Terra”, perché “è una follia”. “Il mio messaggio è pragmatico – spiega Elon – non penso che dovremmo demonizzare l’Oil&Gas, nel medio termine, ma dobbiamo preoccuparci e avere un futuro gradualmente più sostenibile“.

L’intelligenza artificiale

Non poteva mancare, ovviamente, un passaggio sull’intelligenza artificiale. Musk è tra i fondatori di Open AI, l’azienda che ha fatto nascere l’ormai nota ChatGPT e da cui si è allontanato per lanciare l’allarme sui possibili rischi. L’Ai, ammette Elon, “è tra le maggiori sfide della civiltà” ma “dobbiamo prestare attenzione perché può essere un’arma a doppio taglio”. Musk si dice anche “a favore di normative perché serve qualcuno che faccia da arbitro come avviene in altri settori dove c’è un regolatore o un supervisore”.

Elon Musk contro l’ideologia woke

Infine, la cancel culture. Elon, che vive negli Stati Uniti ed è un libertario convinto, chiede all’Europa di non “importare” il “virus americano del ‘woke mind'”. “Non c’è gioia in tutto questo – dice – mette le persone una contro l’altra e le induce a odiare anche se stesse” ed elimina “il merito”. “Le persone devono avere successo che lo meritano non se sono donne o in base all’etnia”. Infine, Musk rivendica l’importanza “della libertà di parola che è il fondamento della democrazia”. “Se inizia la censura – spiega – allora la libertà di parola finisce”. Poi, alzandosi in piedi e chiudendo il pugno, il visionario Usa conclude con un inno: “Viva gli umani, viva l’umanità”.

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