Musk-Trump, un miliardo di contatti. E i giornali in fallimento rosicano

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Musk Trump

Ci sono delle volte in cui il dono della sintesi va premiato. Ed è quello che vogliamo fare con questo breve post. Oggi a Luca, uno zuppista che ci segue ogni mattina mentre cuciniamo i giornali anche dalle Hawaii (segui qui il Ti Porro via con me), è bastata una riga per raccogliere il succo della grande polemica per l’intervista di Elon Musk a Donald Trump su X.

Ne abbiamo già parlato. Potete andare su Atlantico Quotidiano per un interessante approfondimento sul perché commentatori e intellettuali (di sinistra) odino tanto il proprietario di X che ha scelto di sostenere il Tycoon: fino all’arrivo di Mr Tesla, infatti, Twitter era la patria dei perbenisti, dei liberal e dei censori di tutte le idee non “allineate”. Ora invece non è più il loro giocattolo esclusivo e la cosa li fa impazzire.

Oppure potete leggere di come l’Ue abbia inviato una folle lettera a firma dal commissario Ue al mercato interno, Thierry Breton, peraltro poi smentito dalla Commissione stessa. O ancora ascoltarvi il commento di Nicola Porro direttamente dalla Zuppa di questa mattina, se malauguratamente ve la siete persa.

Tuttavia qui vogliamo riportare il breve, geniale ed azzeccatissimo commento di Luca (che ringraziamo per la donazione da 5 euro). “Trump ed Elon fanno un miliardo di contatti e la Stampa in fallimento scrive in prima pagina che è stato un disastro“. Amen. Il problema dei giornali è questo: nessuno li compra più, in pochi danno loro retta, eppure si sentono ancora in potere di criticare quello che – al netto dei contenuti – è stato senza ombra di dubbio un successo comunicativo. Se la Stampa facesse 1 miliardo di contatti con un solo contenuto, stapperebbe champagne. Altro che “disastro in diretta web”.

Ps: difficile dire se il ritardo nell’intervista su X sia stato dovuto davvero ad un attacco hacker oppure no, ma i quotidiani hanno poco da definire il tutto un disastro. Ieri – per dire – il Messaggero e altri giornali non sono andati in stampa per molto meno.

 

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