In un recente post su Twitter, Elon Musk ha espresso gratitudine per il ministro Gennaro Sangiuliano, lodando la sua “gentilezza e disponibilità nel voler organizzare un evento di intrattenimento, culturale e di beneficenza in Italia”. Il famoso imprenditore ha sottolineato il desiderio comune di promuovere la storia dell’Antica Roma con l’ausilio di esperti, combinando gli interessi culturali con azioni di beneficenza. Musk ha dichiarato: “Volevamo raccogliere soldi per i veterani americani e gli ospedali pediatrici in Italia”. Tuttavia, non tutte le parti coinvolte sembrano essere sulla stessa lunghezza d’onda. Mark Zuckerberg, infatti, non avrebbe accolto con entusiasmo questa proposta. “Non è interessato a questo approccio – dice Elon – Vuole solo combattere se è la Ufc organizzare l’incontro”.
Musk pronto a combattere
Musk ha ribadito la sua disponibilità a combattere, a prescindere dalle condizioni. “Io comunque sono sempre pronto a combattere”, ha affermato, mostrando ancora una volta il suo impegno verso il progetto. Questo contrasto tra i due giganti della tecnologia rivela le diverse prospettive e interessi che possono sorgere anche tra i più alti ranghi del mondo dell’innovazione.
Tecnologia e cultura: un incontro inaspettato
Doveva essere un incontro epico. Un duello che avrebbe dovuto vedere fronteggiarsi due giganti della tecnologia. Roma era già stata esclusa, come dichiarato a suo tempo dal ministro Gennaro Sangiuliano, ma si ipotizzava che il luogo prescelto potesse essere Pompei o l’Arena di Verona. I presupposti c’erano tutti. Secondo le informazioni fornite dal presidente dell’Ultimate Fighting Championship, Dana White, erano in corso trattative con il Ministero della Cultura italiano per organizzare l’evento. White aveva espresso il suo positivo entusiasmo per l’iniziativa durante il podcast ‘Hotboxing’. Gennaro Sangiuliano aveva confermato un “intenso e amichevole dialogo” con Musk riguardo alla pianificazione dell’evento, con tanto di dettagli sulle generose donazioni a due importanti ospedali pediatrici italiani. Era stato lo stesso proprietario di Twitter a confermare che l’evento sarebbe stato pure trasmesso in diretta su X e Meta, all’interno di un contesto ispirato all’antica Roma, in un tributo all’Italia, passata e presente. Tuttavia, Zuckerberg aveva raffreddato gli animi. Pur affermando con ardente risolutezza di essere “pronto a combattere dal giorno in cui Elon mi ha sfidato”, si era mostrato freddo sugli annunci fatti dal collega-rivale Musk. Fino alla definitiva smentita: la “sfida del secolo” non si farà.
Perché non si farà
Secondo quanto è possibile capire dal tweet di Musk, dietro le divergenze di opinione ci sarebbe la volontà di Zuckerberg di organizzare una lotta sotto l’egida della federazione internazionale. Mentre l’approccio di Musk pare volesse essere meno “ufficiale”, più da intendersi come un modo per sponsorizzare l’Italia e raccogliere fondi a scopo benefico. Ora non resta che attendere la replica del proprietario di Meta.