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Nancy Pelosi e i democratici che odiano la democrazia - Seconda parte

L’essenza di quello che, prima ancora di un’ostilità antropologica verso Trump, costituisce un intimo disprezzo della democrazia, la sintetizza bene la deputata Alexandria Ocasio-Cortez. Su Twitter, la giovane eroina della sinistra radicale ha difeso il proprio rifiuto di partecipare alla cerimonia sullo Stato dell’Unione, come un mezzo per non «normalizzare la condotta illegale di Trump». Siamo di fronte, per citare Carl Schmitt (giurista del Terzo Reich), all’inimicizia assoluta: di fronte non c’è un avversario politico, bensì un nemico totale, cui non si può riconoscere alcuna legittimità politica. Ha ragione Viktor Orbán, che alla conferenza dei conservatori a Roma ha detto: «Negli Usa c’è chi odia Trump più di quanto ami il suo Paese». E meno male che l’odio è arriva dalla destra…

Alessandro Rico, 5 febbraio 2020

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