Politica

Il magico mondo di Aboubakar

Nasce l’Internazionale buonista: c’è pure Soumahoro

aboubakar soumahoro

Benvenuti nel magico mondo di Aboubakar Soumahoro, quello in cui si combatte per i diritti dei migranti in giro per l’Italia salvo dimenticarsi di dare un’occhiatina a quanto sta succedendo nella cooperativa di famiglia. Benvenuti nel magico mondo di Soumahoro, quello in cui un governo eletto per fermare i clandestini dovrebbe “sostenere” una “legge in materia di immigrazione” scritta dal deputato con gli stivali. Cioè dal principale esponente dell’opposizione fan dell’accoglienza a tutti i costi. Benvenuti nel magico mondo di Soumahoro, quello che brulica di soggetti convinti che l’Italia sia prossima alla deriva razziale, dove si starebbe vivendo “un balzo di 100 anni indietro” verso “quel buio Ventennio”. Benvenuti insomma nel mondo di Aboubakar, passato dalle stelle dei programmi di Zoro e Damilano alle stalle di un sistema politico che ormai lo tratta da appestato. Costringendolo a guardarsi altrove.

Ieri il deputato uscito da Alleanza Verdi-Sinistra e traghettato nel Gruppo Misto era ospite a Ginevra per la prima riunione di “parlamentari e parlamenti afro-discendenti e delle minoranze europei” (cos che cosa?). Un “importante appuntamento” (immaginiamo) per creare una sorta di Internazionale buonista delle minoranze, che unisca in un cuor solo chi si sente discriminato per motivi religiosi, di genere, di orientamento sessuale o etnico. Legittimo, benché ridondante e fuori dal tempo. Siamo praticamente di fronte ad un collettivo inter-europeo “per combattere il razzismo, le discriminazioni e le disuguaglianze”: roba già vista, peraltro sostanzialmente inutile nonostante la benedizione dell’Onu.

Tra gli argomenti trattati in questo importantissimo meeting, e te pareva, non potevano mica mancare le “politiche razzializzanti dei governi di destra” e in particolare le loro “norme sull’immigrazione” che stanno “legittimando gli orrendi fenomeni di razzismo sociale e digitale”. Quale fenomeni, caro Soumahoro? Mi vuole dire che ai tempi di Mario Draghi, Enrico Letta e via discorrendo allo stadio nessuno dedicava ululati al Lukaku di turno? E che nessuno scriveva idiozie su Facebook? Mi vuole dire che spiacevoli episodi sarebbero prerogativa degli anni in cui governa la destra? Consiglio gratuito per Soumahoro e i sodali afro-discendenti: perché non chiedere a Paola Egonu di fare da testimonial? In fondo in quanto a impatto mediatico e piagnistei sulla presunta xenofobia italica non batte nessuno. Basta non cadere nell’errore di domandare un parere a Iliass Aouani, corridore italiano di origine straniera, il quale va ripetendo a destra e a manca che “l’Italia è un bellissimo Paese di gente di gran cuore” dove il 99% della popolazione tutto è tranne che razzista.

La prossima riunione dei parlamentari dell’Internazionale buonista di afro-discendenti si terrà a Roma. Approderanno nel Belpaese pure esponenti dagli Stati Uniti, dall’America Latina e dall’Africa. Sarà un incontro aperto alla “società civile” e agli “attivisti dei diritti” (ma che vor dì?), al mondo della cultura e “a tutti coloro che Resistono contro l’avanzata dei razzismi delle destre estreme”. Aboubakar non fa nomi, ma è chiaro che pensa al suo più grande incubo: Giorgia Meloni. In particolare ce l’ha col decreto Cutro, colpevole di restringere le maglie della protezione speciale e di aprire nuovi Centri per i Rimpatri (quelli che oggi chiedono a gran voce pure Beppe Sala e i suoi assessori).

Ps: pare che a questa riunione Aboubakar abbia portato la sua testimonianza su “quanto sta accadendo in Italia”. Per caso ha parlato anche degli stupri in stazione centrale a Milano, dei migranti abbandonati a loro stessi dopo lo sbarco, dei tanti scandali delle cooperative che sull’accoglienza hanno lucrato e lucrano tutt’ora sulla disperazione dei poveri cristi? Allora: lo ha raccontato? Chiedo per un amico…

Giuseppe De Lorenzo, 4 maggio 2023