Riceviamo e pubblichiamo questa lettera-testimonianza che ci arriva da Hong Kong e che ci spiega come la città sta rispondendo davvero all’emergenza Coronavirus.
Non ce la faccio più a leggere notizie false diramate dagli organi di informazione. Qui ad Hong Kong non c’è nessun Lockdown. La città non è ripiombata in nessun incubo. Nulla di nulla. Solo bugie.
Ad Hong Kong non c’è mai stato alcun Lockdown (chiusura totale), nemmeno a gennaio o a febbraio. I mezzi pubblici (bus, metropolitana, taxi) non si sono mai fermati. Mai!
Qui la vita continua normalmente come ogni giorno. Certo all’inizio gli uffici pubblici lavoravano ad orario ridotto aprendo al pubblico solo per 2 o 3 ore al giorno, ma ora è tornato tutto normale.. È stato chiesto alle aziende private che possono farlo, di poter far lavorare alcuni dipendenti da casa (come nel caso di banche, assicurazioni ecc)
Rimangono chiusi solamente luoghi pubblici come cinema, teatri, scuole ed impianti sportivi, ma tutto il resto è aperto (ristoranti, negozi, centri commerciali ecc). Dal 3 aprile hanno chiuso Bar e Pubs per 2 settimane. Hong Kong ha chiuso le frontiere a chi proviene dall’estero e solamente i residenti possono rientrare ma… facendo obbligatoriamente la quarantena.
Dobbiamo ricordarci che Hong Kong è la città più densamente popolata al mondo e gli abitanti sono estremamente attenti e disciplinati. Il 98% della popolazione indossa la mascherina (qui è un fattore culturale e di rispetto per il prossimo, visto che la si indossa anche per un normale raffreddore). C’è poi un controllo maniacale dell’igiene delle mani. Ogni volta che si entra in un ufficio pubblico, banca, palazzo o grande negozio, viene misurata la temperatura corporea (e questo può accadere anche 5 o 6 volte al giorno).
Fino ad ora in 4 mesi su 7,5 milioni di persone ci sono stati 850 casi e 4 morti. Hong Kong rimane uno dei posti più sicuri al mondo! Tra l’altro chiunque venga risulta positivo viene mandato in ospedale ( seri o asintomatici) per ricevere cure o per isolarli.