La scienza non ci ha ancora aggiornato su quella che sembra essere l’ultima novità inerente la diffusione del Covid-19: la selettività del virus nelle piazze a seconda del colore politico o del genere di manifestazione che viene organizzata. Perciò, se il centrodestra scende in piazza il 2 giugno a Roma, leader politici e manifestanti sono degli irresponsabili che mettono in pericolo la salute pubblica rischiando di favorire il contagio a causa degli assembramenti, ma se a manifestare sono i giovani antirazzisti di #SayTheirNames a Bologna, si tratta di un evento da accogliere con giubilo perché “è importante far sentire la propria voce”.
Poco importa se le immagini che arrivano da Piazza Maggiore a Bologna testimoniano un grande assembramento, manifestanti senza mascherine e le regole per il distanziamento neanche minimamente rispettate, con addirittura centinaia di persone sedute uno accanto all’altra. Il punto non è la libertà di manifestare, quanto l’ipocrisia che si cela dietro le aspre critiche verso Salvini, Meloni, Tajani compiute pochi giorni fa per l’evento del 2 giugno a Roma e il silenzio (o, peggio, l’elogio) verso la piazza bolognese di sabato 6 giugno.
D’altro canto Bologna non è nuova a questo genere di iniziative, basti ricordare l’evento non autorizzato organizzato il 25 aprile (quando i numeri dei contagi erano ben altri rispetto a quelli attuali e l’emergenza sanitaria era ancora nel vivo) per celebrare la Festa della Liberazione. Non solo a Bologna ma anche a Roma è stata organizzata dalle Sardine una manifestazione in Piazza del Popolo dai contorni paradossali (altrimenti non potrebbero essere le Sardine): mentre centinaia di persone si accalcavano una accanto all’altra, dal palco lo speaker gridava con toni trionfali: “noi rispettiamo le regole”. L’ipocrisia scende in piazza.
Purtroppo vale la regola dei due pesi e due misure; le manifestazioni vanno bene solo se hanno una precisa connotazione ideologica o politica, altrimenti diventano pericolose per la salute pubblica e chi le promuove è un irresponsabile. Il 2 giugno abbiamo visto un’anticipazione di quanto accadrà il 4 luglio con la grande iniziativa popolare organizzata dai partiti del centrodestra a cui parteciperanno migliaia persone da tutta Italia, in quell’occasione sinistra e Cinque Stelle scateneranno un fuoco incrociato con accuse di ogni genere, salvo poi accettare ed incensare qualunque evento di piazza organizzato nei giorni precedenti o successivi, purché non metta in discussione il governo.
Francesco Giubilei, 7 giugno 2020