Esteri

Nikki Haley, chi è la candidata repubblicana che spaventa Trump

Di genitori indiani, prima donna governatrice del Nord Carolina. È stata rappresentante Usa alle Nazioni Unite

haley trump

Una gara di nuoto nella vasca dello squalo. Questa è l’immagine migliore per descrivere l’ultimo dibattito dei candidati repubblicani in vista delle primarie che inizieranno il 15 gennaio prossimo e che decideranno il candidato presidente del GOP per la corsa alla Casa Bianca. Sono rimasti in quattro più lo squalo, ovvero Donald Trump, che non ha partecipato a nessuno dei quattro dibattiti svoltisi fino ad ora, la cui ombra incombe sull’intero partito.

Per l’intera ora e quaranta di dibattito, tenutosi all’università dell’Alabama, i quattro candidati se le sono cantate di santa ragione, delegittimandosi a vicenda e attaccando Trump, ognuno a modo suo. C’è Chris Christie, ex governatore del New Jersey, anti-trumpiano, competente e di grande esperienza, ma poco carismatico e molto indietro nei sondaggi. All’estremo opposto c’è Vivek Ramaswamy, imprenditore ricchissimo, convinto che le elezioni del 2020 siano state sabotate dalle Big Tech, aggressivo e abile nel bullizzare gli avversari, ma anche lui perdente nei sondaggi, se si vuole un Trump tanto vale prendere l’originale. Poi c’è Ron De Santis, governatore della Florida, il più noto tra tutti i candidati e investito fin dall’inizio della responsabilità di scalzare il tycoon, ma che negli ultimi mesi ha perso quasi venti punti di percentuale nei sondaggi e non ha un argomento chiave che potrebbe davvero farlo vincere. Infine, c’è la sorpresa, partita in sordina, che ora sta crescendo a vista d’occhio nei sondaggi.

È Nikki Haley, di genitori indiani, prima donna governatrice del Nord Carolina. Nel 2016, Trump le propose di diventare Segretario di Stato, lei rifiutò e accettò il ruolo di rappresentante Usa alle Nazioni Unite. Asciutta e severa nell’aspetto e nella dialettica, si distinse per la durezza delle sue posizioni contro l’Iran, la Corea del Nord e la Cina. Sostenne la ritirata degli Usa dal consiglio Onu dei diritti umani definendolo un organismo “ipocrita e autoreferenziale”. Si oppose ad alcune posizioni di Trump (in particolare dopo l’assalto al Campidoglio), ma lui non l’attaccò mai come fece con tutti gli altri. Vicina all’area neoconservatrice, rappresenta, come Christie, l’ala più istituzionale del partito. Vista di buon occhio dai repubblicani che non ne possono più di Trump e delle sue bizzarrie, può contare sull’appoggio di alcuni pezzi da novanta del GOP, tra cui l’ex Segretario di Stato Mike Pompeo, con il quale condivide l’idea che l’America non possa chiudersi nei suoi confini, ma che debba affermare con forza il proprio ruolo nel mondo, cominciando con il contenere l’imperialismo della Russia.

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Beninteso, per il momento Trump domina i sondaggi ed è lui il favorito, però, con le primarie che si svolgeranno in tutti gli stati tra il 15 gennaio e l’11 giugno, è possibile che si delinei una battaglia Trump–Haley dai risvolti inaspettati, così come per i democratici nel 2016 era stato per Hillary Clinton e Bernie Sanders (il quale era dato inizialmente vincente). Nikki Haley, a questo punto, ha due obiettivi da raggiungere. Il primo, volgere a suo favore i grandi donatori ed i gruppi mediatici conservatori, in particolar modo la famiglia Murdoch (proprietaria di FoxNews, che con Trump ha un rapporto a dir poco travagliato) e la famiglia Koch, che con il suo network di fondazioni politiche ed un impero da 128 miliardi di dollari è indispensabile a qualsiasi candidato repubblicano.

Secondo le ultime notizie, i Koch avrebbero intenzione di sostenere la Haley per “voltare la pagina di quest’era politica”. Il secondo obiettivo, più importante, è convincere i repubblicani militanti che voteranno alle primarie, per ora in maggioranza schierati con Trump. È da tenere a mente, però, che Trump è tanto amato quanto odiato, i suoi guai giudiziari e la macchia del 6 gennaio potrebbero spingere gli anti-trumpiani a farsi sentire. Ad ora ogni ipotesi è azzardata, ma se Nikki Haley riuscisse ad affermarsi come candidata del partito repubblicano potrebbe essere davvero quella lady di ferro, giovane, integra ed energica che darebbe a Biden filo da torcere nella corsa al secondo mandato.

Pietro Molteni, 12 dicembre 2023