No caro De Bortoli, “fisco amico” non è una formula ambigua

L’ex direttore del Corriere è intervenuto sul caso Ruffini dando una lettura alquanto distorta sulle tasse

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Vignetta Fantin Siria_oriz (1)

Oggi ho letto con interesse il fondo di Ferruccio De Bortoli sul Corriere della Sera. È la seconda volta che devo fare una critica a De Bortoli, ovviamente con il garbo che merita un vecchio senatore del giornalismo italiano. Oggi ci parla della questione dell’addio di Ernesto Maria Ruffini all’Agenzia delle Entrate. Ruffini motiva questa uscita con un anno e mezzo di ritardo in virtù di una frase, che lui considera infelice, detta da Giorgia Meloni a Palermo nel maggio 2023, in cui la premier diceva che talvolta le imposte sembrano “un pizzo di Stato”. Dopo non averci dormito per quasi due anni, oggi si sveglia e dice “me ne vado via dall’Agenzia delle Entrate perché non posso sopportare questo clima”.

Ferruccio De Bortoli accorre in sua difesa con il fondo del Corriere della Sera riuscendo a scrivere che il “fisco amico” è formula ambigua. E allora avete capito com’è il mondo? Il mondo è quello dei direttori, degli impiegati, dei manager, dei miliardari che prendono tanti soldi e che pagano tante tasse (giustamente), senza però capire come le tasse per piccoli imprenditori, piccoli lavoratori, autonomi, impiegati che vorrebbero avere un pochino di più in busta paga, siano brutte, mostruose. Al pagamento delle tasse non corrispondono servizi decenti nei confronti di queste categorie, anche perché con le tasse ci paghiamo il cinema, i giornali, miliardi di spese, tutti dicono “voglio più soldi qua, voglio più soldi di là” senza occuparsi mai di come questi soldi vengono utilizzati.

Le tasse sono inattaccabili e quindi addirittura parlare di “fisco amico” diventa oggi sulla prima pagina del Corriere della Sera una frase ambigua, ambigua! Io non ho veramente parole. Il disagio di Ruffini non è nemmeno così isolato, ci sarebbero tutti questi commis di Stato che ce l’hanno col governo Meloni, esattamente come i giornalisti di Stato che ce l’hanno contro questo governo. È stato grandissimo Salvatore Merlo che pochi giorni fa ha scritto che “anche i cardinali sono scesi per difendere Ruffini”.

Caro De Bortoli, “fisco amico formula ambigua”? Ma ambigua de che? La parola giusta è “fisco nemico”, “fisco che ti fa un cu*** così”? Insomma siamo di fronte a due mondi diversi, come dire il sole e la luna.

Dalla Zuppa di Porro del 15 dicembre 2024

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