No, non ho mai detto che lo sbarco sulla Luna è tutto un fake messo in giro dagli americani per superare i russi nella corsa allo Spazio. No non ho “ammesso tutto quello che molti sapevano già” né che l’epopea di Neil Armstrong sia stata nient’altro che “un set cinematografico” messo su “nel deserto dell’Arizona” per mettere in scena l’allunaggio del 1969. O meglio, l’ho detto. Ma ero ovviamente ironico, sarcastico, prendevo in giro “rettiliani” e complottisti. Ma evidentemente in giro per il mondo, o per il web, c’è qualche cretino che si diverte a fare un po’ di taglia e cuci.
Vi spiego un po’ come sono andate le cose. Ieri, durante la nostra Zuppa di Porro, un utente LinkedIn mi scrive che la colpa delle presunte sciocchezze che direi durante la rassegna stampa sarebbero dovute al fatto che mi sono inoculato tre dosi di vaccino Covid. Per carità, posso pure dire qualche scemenza: ma affermare che sua colpa del vaccino è una stupidaggine sesquipedale che meritava un commento sarcastico. E così mi sono un po’ scaldato. Poco dopo, un altro follower si è “meravigliato” di me perché, come normale che sia, ho riportato la notizia del video – pubblicato dal New York Times – in cui si vedono civili ucraini portati dai soldati russi a morire giustiziati a Bucha. Secondo qualcuno, sarebbe tutta una messinscena americana. E qui entra in gioco lo sbarco sulla Luna.
Per burlarmi di chi vede complotti ovunque, ho giocato sull’assurdo. Annunciando ai commensali che “non siamo mai andati sulla luna“. Era così difficile cogliere il taglio ironico? No, ovviamente. Bastava non tagliuzzare ad arte il video. Purtroppo, ci siamo accorti che su alcuni canali Telegram circola questo spezzone di Zuppa con la didascalia “anche Porro si sveglia”. Ma forse la sveglia deve darsela chi ancora, nel 2022, crede che l’allunaggio sia una fiction Usa e le stragi di Bucha una totale invenzione.