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Il governo Meloni

No vax e rave party, concluso il Cdm: ecco le misure approvate

Si è concluso il Consiglio dei Ministri: stretta sui rave party, in corsia tornano i medici no vax. Ecco la lista dei sottosegretari

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Eccolo il primo Consiglio dei Ministri targato Giorgia Meloni. Per la verità, si tratta del secondo. Ma è il primo veramente operativo, essendo stato lo scorso solo l’occasione per le prime nomine. La riunione del governo guidato dal leader di Fdi si è chiusa intorno alle 15.30 ed ha approvato tutte le norme che erano trapelate nelle ore precedenti.

Stretta sui Rave Party

Partiamo dalla cronaca. Come annunciato dal ministro Matteo Piantedosi, per evitare nuovi casi come quello di Modena (che, intanto, è stato sgomberato), il governo ha deciso di varare una stretta contro chi partecipa ai rave party. Saranno previste: reclusione da 3 a 6 anni, multe da 1.000 a 10.000 euro e si procede d’ufficio “se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica”. In caso di condanna “è sempre ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e di quelle utilizzate per realizzare le finalità dell’occupazione”.

Il Cdm ha anche deciso la nomina di Bruno Frattasi, attuale capo di gabinetto del Ministero, a nuovo prefetto di Roma al posto di Piantedosi (diventato ministro).

Via libera alla lista dei sottosegretari

Si chiude anche la partita per la formazione del governo. Il Cdm ha approvato la lista dei sottosegretari di Stato che andranno ad aiutare i ministri nel lavoro ai dipartimenti. Ecco la lista completa:

VICEMINISTRI:

  • Edoardo Rixi (Lega) e Galeazzo Bignami (Fdi) al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili.
  • Vannia Gava (Lega) Ministero della Transizione Ecologica.
  • Francesco Sisto (Forza Italia) alla Giustizia.
  • Valentino Valentini (Forza Italia) al Mise.
  • Edmondo Cirielli (Fdi) agli Esteri.
  • Maurizio Leo (Fdi) al Mef.
  • Vannia Gava (Lega) all’Ambiente.
  • Maria Teresa Bellucci (Fdi) al Lavoro e alle politiche sociali.

SOTTOSEGRETARI:

  • Interno: Emanuele Prisco, Wanda Ferro, Nicola Molteni;
  • Cultura: Gianmarco Mazzi Lucia Borgonzoni e Vittorio Sgarbi;
  • Giustizia: Andrea Delmastro Delle Vedove, Andrea Ostellari;
  • Difesa: Isabella Rauti e Matteo Perego;
  • Agricoltura: Patrizio La Pietra e Luigi D’Eramo;
  • Rapporti con il Parlamento: Giuseppina Castiello e Matilde Siracusano;
  • Sviluppo Economico: Fausta Bergamotto, Massimo Bitonci;
  • Sottosegretari alla presidenza del Consiglio: Alessio Butti (Innovazione) Giovanbattista; Fazzolari (Attuazione del programma) Alberto Barachini (Editoria) Alessandro Morelli (Innovazione);
  • Lavoro e politiche sociali: Claudio Durigon (Lega);
  • Economia e Finanze: Lucia Albano, Federico Freni e Sandra Savino;
  • Esteri: Giorgio Silli, Maria Tripodi;
  • Infrastrutture e Trasporti: Tullio Ferrante;
  • Ministero Energia: Claudio Barbaro;
  • Istruzione: Paola Frassinetti;
  • Università e ricerca: Augusta Montaruli;
  • Salute: Marcello Gemmato;

I medici no vax tornano in corsia

Come annunciato dal ministro Orazio Schillaci, il Cdm ha deciso di annullare l’obbligo vaccinale anti-Covid per medici e professionisti sanitari. L’obbligo, deciso dall’allora governo Draghi, sarebbe scaduto a dicembre. Meloni e i suoi ministri hanno deciso di anticiparlo a domani.

Per quanto riguarda le mascherine negli ospedali, nelle Rsa e negli ambulatori, invece, il governo ha deciso di prorogare l’obbligo fino al 31 dicembre 2022. Sarà il ministro Schillaci a firmare una ordinanza nelle prossime ore.

Carcere ostativo

Si è discusso anche di carcere ostativo. I condannati per mafia e terrorismo, secondo il nuovo decreto, potranno accedere ai benefici penitenziari “anche in assenza di collaborazione con la giustizia” ma solo se è avvenuta una “riparazione pecuniaria” del danno alle vittime e solo se vi sono “elementi specifici” che garantiscano la non partecipazione all’associazione criminale di provenienza: i detenuti dovranno mostrare “elementi specifici” in più (rispetto “alla partecipazione del detenuto al percorso rieducativo e alla mera dichiarazione di dissociazione dall’organizzazione criminale di eventuale appartenenza”) per permettere alle autorità “di escludere l’attualità di collegamenti con la criminalità organizzata, terroristica o eversiva”.

Il Cdm ha anche deciso il rinvio della riforma Cartabia.