Politica

“Noi, colonizzatori”. Boldrini e la legge contro gli italiani ‘cattiva gente’

La proposta dell’esponente Pd: una giornata in ricordo delle vittime del colonialismo. Sallusti: “Occidente minato dall’interno”

Oggi Laura Boldrini e altri parlamentari hanno presentato una proposta di legge per istituire il Giorno della memoria delle vittime del colonialismo italiano. Una iniziativa presentata alla Sala Stampa della Camera dei Deputati con al tavolo l’ex presidente della Camera, ma anche Nicola Fratoianni (Avs), Riccardo Ricciardi (M5s), Silvano Falocco di «Rete Yekatit 12 -19 febbraio» e l’immancabile Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale dell’Anpi.

Di cosa si tratta? Di una ricorrenza che vorrebbe sottolineare e stigmatizzare le malefatte degli italiani durante il periodo coloniale africano. Non si tratta di una novità: già a Roma e a Bologna la sinistra ha avvallato iniziative simili. E adesso vorrebbe trasformare il tutto in una legge dello Stato, costringendo così gli italiani tutti ad auto-flagellarsi moralmente nel giorno del ricordo. La data immaginata è quella del 19 febbraio, giorno in cui in Etiopia ricorre il lutto nazionale per il massacro di migliaia di uomini a seguito dell’attentato al vicerè Rodolfo Graziani. “C’era un tempo – ha detto Boldrini – in cui noi eravamo i colonizzatori e loro i colonizzati. Parlo dell’Etiopia, dell’Eritrea, della Libia e della Somalia. Loro hanno lottato perché erano privati della loro libertà e della loro autodeterminazione. Vennero trucidati perché non volevano sottomettersi a chi voleva piegarli a regole che non erano le loro”. Secondo Boldrini, istituire questa giornata è un modo per “rendere omaggio a quelle persone che lottavano per la libertà e l’indipendenza”.  L’Anpi ha dettagliato tutto con particolari “macabri” su “omicidi di massa, sull’uso di gas asfissianti, sui campi di concentramento”. Tutta un’altra storia, assicura Boldrini. Che ovviamente punta il dito sul periodo fascista per la particolare efferatezza del colonialismo.

Il discorso si sposta poi sul monumento ad Affile dedicato al generale Graziani, “che dopo essere stato il principale protagonista di alcuni eccidi”, spiega Boldrini, “è diventato ministro della Guerra della Repubblica di Salò e insieme ai nazisti perseguitava gli ebrei e gli antifascisti”. Fratoianni vorrebbe che sotto il monumento venissero indicati i crimini di cui è colpevole. Il presidente dell’Anpi invece ritiene che la “soluzione migliore sia raderlo al suolo”.

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Ieri sera, commentando la notizia, il direttore del Giornale Alessandro Sallusti ha criticato fortemente la proposta. “In Occidente ormai si è radicato un virus anti-occidentale, in questo caso anche anti-italiano da parte di un ex presidente della Camera, per cui noi siamo il male assoluto e tutto ciò che lo attacca bisogna comprenderlo e colpirlo. Non dico ci sia un nesso con quanto successo a Bruxelles, sta di fatto che però l’Occidente è minato al suo interno prima che dal suo esterno. E infatti episodi come gli attacchi terroristici avvengono in Francia e Belgio che hanno aperto in modo incondizionato ad altre religioni ed altre civiltà. Finché abbiamo in casa che sostiene che i criminali siamo stati noi, allora capite che questi signori hanno gioco facile poi a raccogliere consensi nell’opinione pubblica”.