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Franco Battaglia
Franco Battaglia
25 Agosto 2020, 0:05 0:05

@ chi vuole ascoltarla:

https://youtu.be/23YmG7LJ41c

franco battaglia
franco battaglia
24 Agosto 2020, 22:59 22:59

@lister e Sandro Cecconi
La mia interpretazione di “ultimi” è nel senso di “ultimi sopravvissuti” non nel senso di “ultimi nella scala sociale”.

Sandro Cecconi
Sandro Cecconi
24 Agosto 2020, 22:16 22:16

“Ma è la descrizione dell’Italia del periodo, fascista, anteguerra. Delle scarpe risulote e con i ferretti, e anche della borghesia che andava in giro con la vecchia giacca rivoltata per risparmiare la spesa del vestito nuovo.”

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No, Sig. Mauro, Sono nato nel 1948 e negli anni ’50 del 1900 tutti noi banbini avevamo le scarpe ai piedi con i ferretti, sulle punte e sui tacchi.

Il fascismo grazie a dio era già passato. Inoltre in quegli anni quasi ogni padre di famiglia era diventato anche calzolaio la sera quando arrivava a casa dopo il lavoro.

Mario Mauro
Mario Mauro
24 Agosto 2020, 18:32 18:32

La nostalgia per la gioventù farebbe rimpiangere anche un girone dell’inferno, e quello che ci ricorda il professor Battaglia era tutt’altro che un inferno, come chiunque l’abbia vissuto può onestamente testimoniare.
Ma è la descrizione dell’Italia del periodo, fascista, anteguerra. Delle scarpe risulote e con i ferretti, e anche della borghesia che andava in giro con la vecchia giacca rivoltata per risparmiare la spesa del vestito nuovo. E non si respirava l’invidia come oggi.
Ma quel mondo finì con l’arrivo degli americani. Poi, nonostante i comunisti, siamo diventati tutti abbienti spendaccioni e più infelici.
Tanto mè vero che il casaleggismo ci vorrebbe appioppare una “decrescit” che ci renda di nuovo felici. Ma ormai è troppo tardi.

Alessandro2
Alessandro2
24 Agosto 2020, 16:21 16:21

Poesia davvero bella e delicata, struggente di nostalgia. Ma vedendo gli occhi e sentendo le risa di mia figlia, penso che non tutto è perduto. Combatterò per lei, perché la sua infanzia sopravviva a questo mondo.

Sandro Cecconi
Sandro Cecconi
24 Agosto 2020, 11:50 11:50

Tutto ciò vissuto profondamente, emozionalmente, ottimisticamente pensando sempre al ciò che sarà e mai ciò che è e è stato. Sempre curioso di osservare gli avvenimenti per apprendere in ogni istante cose nuove.

E continuo a pensare alla vita in quel modo per mia volontà poiché altrimenti lo sconforto mi assalirebbe se mi abbandonassi al pessimismo per la realtà che ci circonda..