“Non ne posso più”. Cruciani si infuria con l’Anpi

L’editoriale di Giuseppe Cruciani: la foto del manifestante che aggredisce il poliziotto e la proposta dell’Anpi

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La Zanzara 6 ottobre 2023 porro

Nell’ultima puntata della Zanzara, il conduttore Giuseppe Cruciani ha espresso le sue opinioni in merito a varie questioni, iniziando con una frecciatina al suo collega David Parenzo, conduttore dell’Aria Che Tira. “Allora, mentre in uno studio televisivo romano un signore di nome David e di cognome Parenzo interrogava pensoso un guru indiano, cercando di capire perché la gente si iscrivesse ai suoi corsi, apparivano delle foto di giovani studenti inermi, semplici e innocenti di Torino che prendevano a calci alle spalle un poliziotto, che rappresenta l’Italia democratica,” ha esordito Cruciani.

Ha poi proseguito chiedendosi se Parenzo, Massimo Giannini o la “signora Bompiani” avessero commentato le immagini di un presunto studente che attaccava un poliziotto. “È stata detta una parola dal qui presente signor David Parenzo sull’immagine chiara e lampante di una studentessa, o presunta tale – perché lì c’è poco da essere studenti, c’è da essere semplicemente dei delinquenti – che prende a calci alle spalle un celerino, alias un poliziotto, un tutore dell’ordine pubblico? C’è stato qualche commento del signor Massimo Giannini, della signora Bompiani, intellettuale che ricorda una casa editrice, su questa immagine chiara e lampante che dimostra in parte quello che è avvenuto a Torino?”

Dopo, Cruciani ha affrontato la questione dei membri dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani che chiedono pene più severe contro la propaganda fascista e il divieto di intitolare vie e piazze a coloro che hanno avuto a che fare con il Ventennio. Ma ai suoi occhi, Cruciani ha espresso il suo sdegno per l’affermazione che a Torino ci sarebbe stata una “torsione oscurantista e repressiva”. “La seconda cartolina di oggi riguarda i signori dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, i quali vogliono punire, inasprire le pene contro la propaganda fascista. La propaganda fascista? In Italia ci sarebbe la propaganda fascista? Vogliono proibire di intitolare vie e piazze a chi ha avuto a che fare col Ventennio – cosa che ovviamente sarebbe riferita anche a un Dario Fo oltre che ad Almirante eccetera. E non solo: dicono che a Torino c’è stata una torsione oscurantista e repressiva. Oscurantista e repressiva? Io non ne posso più. Vi dico solo che non ne posso più,” ha concluso il conduttore di Radio24.

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