Non si trattano così i poliziotti

Condizioni di lavoro e di vita vergognose per gli agenti impegnati per il G7 a Brindisi: è ora di dire basta a questo scempio

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celere polizia g7

Rischiare la vita ogni giorno, spesso per uno stipendio insufficiente a sfamare una famiglia con figli, per poi ritrovarsi a vivere delle situazioni semplicemente vergognose. Donne e uomini in divisa disposti a sacrificare tutto per garantirci la sicurezza e la libertà, nonostante le vergognose e cicliche accuse della politica (rossa) per la presunta violenza utilizzata contro i criminali e più in generale contro chi non rispetta la legge, studenti inclusi. Eroi, semplicemente, che meritano più rispetto. E quanto accaduto ai poliziotti giunti ieri a Brindisi non è degno di un Paese democratico.

Andiamo per gradi. Dal 13 al 15 giugno è in programma in Puglia l’atteso G7 e le misure di sicurezza sono straordinarie. I poliziotti aggregati per l’evento sono stati sistemati in una nave da crociera – come previsto – ma purtroppo la sorpresa è stata amara: attualmente ferma per ristrutturazione, l’imbarcazione “vanta” arredi a soqquadro, sporcizia, laghi d’acqua che fuoriescono dai sanitari, disorganizzazione e cibo distribuito nella più totale incuria. Foto e video della situazione a Brindisi hanno invaso i social network e i poliziotti si dicono giustamente allibiti e schifati per il trattamento indecoroso.  Nessuno chiede gli hotel a cinque stelle – riservati ad altri, meno meritevoli, ma quello è un altro discorso – ma è lontanamente giustificabile quanto riservato agli agenti? La risposta ovviamente è no, probabilmente anche per quei soloni di sinistra bravi solo a denigrare chi indossa quella gloriosa divisa.

Daniele Gioia, Segretario regionale Puglia Fsp Polizia di Stato, racconta di “un’intera nottata di caos per i colleghi, alcuni dei quali avevano senza indugio scelto di tornarsene a passare le poche ore di sonno rimaste sui mezzi pur di non rimanere fra liquami, servizi igienici impraticabili, cuccette invase da oggetti come in un ripostiglio”.

Ma non è tutto. Poliziotti e carabinieri sono rimasti per ore in fila al porto, ammassati sulla banchina nel tentativo di salire a bordo, mentre alcuni agenti sono rimasti esclusi dall’imbarco per la mancanza di coordinamento con la Questura. Una disorganizzazione inaccettabile, soprattutto perché parliamo di un evento così rilevante come il G7, programmato da tempo e con riflessi internazionali. Ancora più disdicevole la rassicurazione ricevuta dall’Amministrazione, che aveva ribadito al sindacato di Polizia Coisp condizioni dignitose e confortevoli. Il risultati è sotto gli occhi di tutti: la totale mancanza di decoro umano. “Dove sono i grandi giornalisti che ci additano come fascisti? E le associazioni? – attacca Andrea Ccecchini, di Italia Celere – E i politici che lottano per la libertà di chi commette reati e poi permettono che gli uomini di Stato, figli del popolo italiano, vengano trattati come bestie. Ora perché questi parlamentari e quelle associazioni umanitarie non vengono a visitarci così da vedere in quali condizioni versiamo? Voglio vedere proprio chi ha il coraggio di stare dalla nostra parte stavolta…”.


Un’indagine seria e concreta è il primo necessario passo per garantire che simili episodi non si ripetano in futuro: i poliziotti non sono in Puglia per vacanza e meritano rispetto. Senza se e senza ma. Seguiranno aggiornamenti, quanto accaduto su quella nave non finirà nel dimenticatoio. Questo è garantito.

Franco Lodige, 11 giugno 2024

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