Bella lì! Vi saluterebbe così, come in uno dei suoi video, Davide Patron. Ventun anni, di Mogliano Veneto, attualmente in Scozia per studiare Finanza ed un seguito impressionante di followers su Instagram e Tik Tok. Il suo segreto? È un formidabile e divertente divulgatore di pillole sulla lingua e la cultura inglese. In brevi video schematici corregge le pronunce errate, insegna modi di dire e grammatica. Lo abbiamo intervistato per voi:
Davide, se dovessi partire per l’Inghilterra, quali sono le parole che dovrei assolutamente sapere?
Sicuramente le parole più semplici e basilari della cultura inglese quindi sorry, please e thank you. Succede che ci si dimentichi a volte di usarle.
Qual è quella parola inglese che un italiano proprio non può non sapere? E quelle che gli riescono più difficili da pronunciare?
Dirne una sola sarebbe riduttivo! Invece, le parole che noi italiani spesso sbagliamo o pronunciamo male sono sicuramente management e performance che diventano “maneigement” – “manàgment” o “pérformance”; ma anche salmon – dove la “l” non si pronuncia – e chocolate – dove il “late” finale non è “leit” ma “l(e)t”.
In uno dei tuoi video si vede che noi italiani siamo chiamati gli “Beepa-de Baapa-de” da inglesi e americani, i tuoi amici si riferiscono a te così?
Certo! Inglesi e americani si riferiscono a noi in questo modo perché è come suona la nostra lingua alle loro orecchie. Tra l’altro i miei amici non riescono a pronunciare il mio nome, motivo per cui mi hanno soprannominato anche Dave o David.
E i tuoi amici inglesi che ne pensano di questo beepa-de baapa-de e le sue pillole d’inglese di successo?
All’inizio ne hanno scherzato naturalmente ma poi si sono resi conto che molte persone apprezzavano i miei video e loro stessi hanno iniziato a seguirli per imparare un po’ di italiano!
Professor Dave, la prima volta che ho visto i tuoi video ero convinta erroneamente che fossi bilingue, come hai raggiunto tale pronuncia ingannevole insieme all’estrema conoscenza della lingua inglese?
In realtà bilingue si può diventare in qualunque momento della propria vita, non è necessario avere genitori nativi o aver studiato fin da bambini. La mia è sempre stata una grande passione per le lingue, al liceo studiavo inglese, spagnolo e russo e partivo per molti viaggi-studio. In particolare, dopo un corso ad Oxford capii che la pronuncia era davvero quello che faceva la differenza, ne feci una sfida e ben presto affinarla divenne una passione. Quando mi sono trasferito in Scozia per i miei studi universitari, la voglia di conoscere i loro costumi e modi di dire aumentò, volevo integrarmi e sembrare uno di loro, o meglio, eliminare la famosa barriera linguistica. Oggi ci sono riuscito! Comunque, esagerare le parole ed abituare la muscolatura facciale alle parole è un trucchetto per migliorare la pronuncia.
Quanto tempo ti occupano i tuoi profili social? È difficile trovare sempre spunti nuovi per i video?
Dipende dalla tipologia di contenuto, un video di pronuncia, ad esempio, è breve da fare perché non richiede troppo montaggio. Un video sui false friends (falsi amici-parole che sembrano uguali all’italiano ma hanno un significato totalmente diverso) invece ha un editing lungo essendoci maggiori parole da far comparire sullo schermo. Riguardo alla seconda domanda, le mie conversazioni quotidiane con amici, italiani e non, conoscenti e familiari mi ispirano idee sempre nuove oppure, banalmente, seguo le richieste delle persone che mi seguono che non sanno come pronunciare una parola oppure hanno dei dubbi su qualche argomento.
Hai ricevuto molte offerte di lavoro nell’ambito dell’apprendimento dell’inglese dopo il tuo successo, come ti senti al riguardo?
Sono arrivate moltissime offerte di lavoro nel campo dell’insegnamento dell’inglese ma anche dello spagnolo. Sono estremamente onorato ma al momento ho l’università e tanti altri progetti in corso e non avrei il tempo per dedicarmi ad un lavoro del genere.
Questo successo è arrivato all’improvviso od a poco a poco Professore? Te l’aspettavi?
Fin da subito sono arrivati feedback positivi, le persone avevano fame di conoscenza e volevano mettersi in gioco, così fin dalla prima settimana ho avuto una gran risposta da parte della comunità dei social. Ma a distanza di un anno non mi sarei mai aspettato di arrivare fino a qui, ecco!
Giulia Romana Zacutti, 22 maggio 2021