Scuola

Non solo Ramadan: a scuola cancellano la festa del papà

Gli alunni di un istituto elementare di Roma hanno fatto a meno di festeggiare San Giuseppe: “È per l’inclusione”

festa papà cancellata © ENRIQUE MICAELO SANCHEZ e Baris-Ozer tramite Canva.com

Ci troviamo a Roma di fronte alla scuola elementare Ada Negri dove dopo il caso di Pioltello in cui si è deciso di chiudere una scuola per celebrare il Ramadan, stiamo vivendo un nuovo caso di attacco alle nostre tradizioni, alle nostre radici se vogliamo anche al buon senso. Infatti in questa scuola elementare è stato deciso di non celebrare la festa del papà con una decisione che colpisce.

Quindi questi bambini, nel giorno di San Giuseppe, non hanno potuto festeggiare, come credo sia loro diritto, la festa del papà. Per quale motivo? Per una decisione che, per quanto verrà negata, è una decisione a tutti gli effetti di carattere politico in nome di una supposta inclusività che fa sì che venga messa in discussione il fatto che un bambino nasce da un padre e da una madre e che quindi sia necessario e importante cercare di ricordare i genitori in particolare la figura del padre in una giornata come la festa del papà.

Peraltro questa decisione viene presa da parte dell’istituto senza concordarla con le famiglie che quindi si trovano di fronte al fatto compiuto e immaginate che c’erano anche dei bambini che avevano preparato dei regali da dare ai loro padri, cosa che non hanno potuto fare. E questa decisione da parte dell’istituto ha provocato una giusta sollevazione da parte di gran parte delle famiglie che hanno scritto e preparato una lettera da inviare al ministro dell’Istruzione Valditara per chiedere le motivazioni che hanno portato alla scelta di non festeggiare la festa del papà.

Quindi in questo caso mai come oggi diciamo che bisogna ricordare i nostri padri come bisogna ricordare le nostre madri e bisogna superare questo tentativo di mettere in discussione quella che è la nostra storia, le nostre radici, le nostre tradizioni e soprattutto non farlo quando ci sono dei bambini di mezzo per delle scelte di carattere politico che non hanno nulla a che fare con il concetto di inclusività.

Francesco Giubilei, 22 marzo 2024

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