Una “nube radioattiva” si starebbe dirigendo verso il continente europeo, dopo che un bombardamento russo in Ucraina ha distrutto un deposito di munizioni all’uranio impoverito, oggetto degli ultimi pacchetti di aiuti militari dell’Occidente. Queste munizioni “sporche” sono state al centro di numerose critiche, in quanto si tratta di un sottoprodotto del processo nucleare. Nonostante tutto, pur provenendo dalle centrali, l’uranio impoverito mantiene una radioattività debole, come più volte accertato anche dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Il problema si pone però nel caso in cui si verifichi un’esplosione o un bombardamento al deposito. In questo caso, l’uranio può raggiungere temperature fino ad un massimo di 3mila gradi, col rischio di generare nubi di polveri capaci di intaccare la struttura genetica. Le munizioni sono già usate dai russi sul campo di battaglia e sono già state utilizzate anche dagli americani in Bosnia e nelle guerre del Golfo.
Per approfondire:
- Sorpresa: ora l’Ucraina vuole le bombe “sporche”
- Ecco perché è un errore fidarsi della Cina come mediatore in Ucraina
- L’ultimo smacco per Mosca: Kinzhal intercettati dai Patriot
La notizia è stata riportata dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti, che ha ripreso le parole del segretario del Consiglio di sicurezza di Mosca, Nikolai Patrushev, durante una riunione a Syktyvkar. Patrushev ha anche specificato che un aumento dei livelli radioattivi è già stato rilevato in Polonia. E presto investirà l’intero Vecchio Continente. Nonostante tutto, l’agenzia polacca per l’atomo ha escluso un aumento delle radiazioni nel Paese. L’attacco russo in questione è avvenuto il 13 maggio nella regione di Khmelnitsky, ad ovest di Kiev, e ha provocato una gigantesca nuvola nera a forma di fungo atomico. Il tutto rientra nella strategia di Mosca degli ultimi giorni, fondata su un incremento dei bombardamenti sui depositi militari dell’Ucraina, proprio per bloccare ex ante la controffensiva della resistenza, programmata ormai da tempo per questo mese.
In seguito all’ultimo raid russo, inoltre, in cinque regioni del Paese si sono registrate interruzioni della rete elettrica, con particolari problemi nei territori di Zaporizhzhya e Donetsk, dove più di una decina di villaggi sono ormai da ore senza alcun accesso all’elettricità. Nel frattempo, il presidente Volodymyr Zelensky è atterrato venerdì a Gedda per partecipare ad un vertice della Lega araba, per poi intervenire al vertice dei leader del G7 a Hiroshima. “Inizio la mia prima visita in assoluto nel Regno dell’Arabia Saudita per rafforzare le relazioni bilaterali e i legami dell’Ucraina con il mondo arabo”, ha scritto su Twitter il leader dell’Ucraina.
Matteo Milanesi, 19 maggio 2023