Commenti all'articolo Nucleare, Draghi ha un grosso problema con Putin
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Andrea
27 Settembre 2021, 14:57 14:57
La differenza fra Mario Draghi e Vladimir Putin è che il primo è un delinquente patentato al servizio del criminale e satanico Governo Ombra Mondiale (conosciuto anche col nome di Élite di Potere internazionale in cui membri, come i Rothschild o i Rockefeller, hanno i loro tentacoli in quasi tutte le banche nazionali del mondo, grazie al signoraggio bancario, sono i maggiori azionisti di Big Pharma e delle industrie belliche) mentre il secondo decise tempo fa di non sedere più al tavolo rotondo con a capo l’Anticristo in persona. Putin ha deciso di fare gli interessi del popolo russo, mentre Draghi ha deciso di far felici le élite di potere.
Tommaso_Ve
26 Settembre 2021, 16:15 16:15
Egregio Bisignani, di gaffe si tratta e forse i risvolti saranno più diplomatici che altro. Vi sono due fatti: al progetto Iter collabora anche la Russia, pertanto ogni innovazione sui super-magneti anche la Russia ne beneficia; secondo, e non da poco, Mario e Vladimir hanno un amico comune che può dialogare e trovare una soluzione. A me sembra più una trappola per Eni: siamo vicini ad un cambio di vertici?
Fabry
26 Settembre 2021, 16:14 16:14
No. Non c’è nessun supermario. C’è solo un deliberante che da o meno approvazione a pratiche che gli mettono altri sul tavolo. Ha una certa autonomia. Ma si deve attenere alla “Policy” dell’ Istituto. Andrebbe anche bene. Se non fosse che tutti pensavano fosse lui il NOSTRO banchiere. Non un semplice funzionario di Istituto estero.
La differenza fra Mario Draghi e Vladimir Putin è che il primo è un delinquente patentato al servizio del criminale e satanico Governo Ombra Mondiale (conosciuto anche col nome di Élite di Potere internazionale in cui membri, come i Rothschild o i Rockefeller, hanno i loro tentacoli in quasi tutte le banche nazionali del mondo, grazie al signoraggio bancario, sono i maggiori azionisti di Big Pharma e delle industrie belliche) mentre il secondo decise tempo fa di non sedere più al tavolo rotondo con a capo l’Anticristo in persona. Putin ha deciso di fare gli interessi del popolo russo, mentre Draghi ha deciso di far felici le élite di potere.
Egregio Bisignani, di gaffe si tratta e forse i risvolti saranno più diplomatici che altro. Vi sono due fatti: al progetto Iter collabora anche la Russia, pertanto ogni innovazione sui super-magneti anche la Russia ne beneficia; secondo, e non da poco, Mario e Vladimir hanno un amico comune che può dialogare e trovare una soluzione. A me sembra più una trappola per Eni: siamo vicini ad un cambio di vertici?
No. Non c’è nessun supermario. C’è solo un deliberante che da o meno approvazione a pratiche che gli mettono altri sul tavolo. Ha una certa autonomia. Ma si deve attenere alla “Policy” dell’ Istituto. Andrebbe anche bene. Se non fosse che tutti pensavano fosse lui il NOSTRO banchiere. Non un semplice funzionario di Istituto estero.
Forse questo super Mario non è poi così super!