Il Parlamento ha approvato il nuovo codice della strada. Nella riforma ci sono alcune cose ragionevoli: non sopporto quelli che vanno col cellulare per la strada e fanno casino, quindi sono ben contento che ci sia una sanzione. Cambiare qualcosina era necessario, visto che 20 anni o 30 anni fa non esistevano gli smartphone che ci sono oggi. Benissimo!
Però questo è un codice della strada pieno di sanzioni, un codice che dimostra, e mi spiace per Salvini, una scarsa conoscenza di quello che succede normalmente sulle strade. Soprattutto per chi non ha un autista, ma conduce una vita normale.
Vi faccio un esempio. Ma perché nessuno tra i giornalisti accende il cervello? Parliamo della questione dei monopattini. Tutti i giornali parlano di “stretta sui monopattini” per cui saranno obbligatorie la targa, il casco e l’assicurazione (e mettiamoci anche una fettina di culo). Non vi piacciono i monopattini? Vi danno fastidio questi deficienti che ci salgono sopra in due e viaggiano contromano? Sono d’accordo con voi. Però allora diciamo la verità: confessate che volete cancellare del tutto i monopattini.
Ma quale “stretta”? Ci state coglionando come per la “transizione pulita, giusta e competitiva”. Se il 99% dei monopattini nelle città sono quelli in affitto, cari ministri, secondo voi dove caz*** lo mettono il casco? Dove caz*** la mettono l’assicurazione RC?
Io odio le ipocrisie. Vi stanno sui coglio** i monopattini? Pensate diano fastidio perché salgono sui marciapiedi? Bene. Ditelo! Invece di imporre casco, assicurazione e targa fate prima a spiegare chiaramente che li volete cancellare del tutto.
E poi scusate: ci sono ciclisti che vanno sui marciapiedi. Perché allora non cancelliamo anche le biciclette? Perché non mettiamo il casco ai ciclisti? Perché non imponiamo la targa ai ciclisti? Perché non mettiamo l’obbligo di RC per i ciclisti?
dalla Zuppa di Porro